A volte ritornano, soprattutto in Consiglio comunale a Catanzaro. A testimoniare tale assunto il fatto che fra i quasi 750 candidati ai nastri di partenza, ve ne sono ben 39 i quali, fra assemblea e Giunta, negli ultimi 15 anni a Palazzo De Nobili si sono affacciati. Eccome. La media parla nello specifico di circa una "vecchia conoscenza" ogni 18 nuovi aspiranti.

Ma vediamo, innanzitutto, quanti fra gli uscenti in via definitiva alla metà di giugno prossimo (o tra chi si è dimesso a consiliatura in corso) hanno per così dire dato forfait. Si tratta, e per i motivi più disparati, di Andrea Amendola, Demetrio Battaglia, Tommaso Brutto, Ivan Cardamone, Francesca Carlotta Celi, Enzo Ciconte, Enrico Consolante, Vincenzo De Sarro, Francesco Gironda, Roberto Guerriero,  Filippo Mancuso, Modestina Migliaccio, Libero Notarangelo, Giuseppe Pisano, Giuliano Renda, Alessio Sculco, Fabio Talarico e Antonio Triffiletti. 

Si parla quindi di ben 18 elementi fuori dai giochi. Un dato che fa anche riflettere su come, malgrado tutto, un certo fisiologico ricambio pure ci sarà.Ma, considerato come alcuni di loro siano subentrati o al contrario dimissionari, va spiegato che a essere ancora in lizza rispetto al 2017 sarà un folto gruppo di consiglieri in carica oltre all’alfiere del centrosinistra Nicola Fiorita e a uno dei suoi attuali competitor Antonello Talerico. Il quale però cinque anni fa era curiosamente "solo" in competizione per un posto nel civico consesso all’interno di una lista allora parte della coalizione Cambiavento sempre a sostegno del prof, naturalmente.

Ragion per cui, come premesso, le unità di coloro che si propongono e ripropongono da tre lustri a questa parte, venendo poi eletto in Consiglio o chiamato a entrare in Giunta, ammontano addirittura una quarantina abbondante. Mica poche. Comunque sia, il riferimento nelle file pro Fiorita è a Nunzio Belcaro, Gianmichele Bosco e Vincenzo Capellupo (Cambiavento); Franco Cimino ed Elio Mauro (Mò); Danilo Sergi (5Stelle); Eugenio Occhini (Catanzaro Fiorita, compagine nata dall'aggregazione di Partito Socialista, Baco Resistente, Catanzaro Bene Comune e Volt) e infine Fabio Celia (Pd). Si prosegue con la mini-pattuglia dei supporters del citato Talerico: Giulia Procopi (Noi con lItalia), Domenico Cavallaro e Lorenzo Costa (Officine del Sud). 

Ma si conclude con l'assai nutrito contingente in corsa nel vasto schieramento in appoggio a Valerio Donato formato da ben 10 compagini: Sergio Costanzo e Cristina Rotundo (Fare per Catanzaro); Jonny Corsi (Volare Alto); Manuel Laudadio, Rosario Mancuso, Antonio Mirarchi, Eugenio Riccio e Raffaela Sestito, peraltro la maggior parte di loro espressione dell'area Sud e in particolare del quartiere marinaro (Alleanza per Catanzaro); Marco Polimeni, Nuccia Carrozza, Alessandra Lobello, Ezio Praticò, Giulio Elia e Danilo Russo (Catanzaro Azzurra); Antonio Angotti, Luigi Levato, Emanuele Ciciarello e Roberta Gallo, in pratica tutti i fedelissimi e stretti collaboratori del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Antonio Montuoro (Progetto Catanzaro); Lea Concolino e Manuela Costanzo (Catanzaro prima di tutto); Francesco Scarpino e Anna Altomare (Italia al Centro); Andrea Critelli, Rosario Lostumbo e Antonio Ursino (Prima l'Italia); Maurizio Mottola d'Amato (Riformisti-Avanti) e infine Mimmo Iaconantonio e Giovanni Merante (Rinascita).