Si è mosso tutto il gotha di Forza Italia a sostegno di Irma Bucarelli, candidata a sindaco di Mendicino, un comune di poco più di novemila anime alle porte di Cosenza. C’erano non solo il segretario regionale Francesco Cannizzaro, la presidente della Provincia Rosaria Succurro e il vicepresidente del consiglio regionale Pierluigi Caputo, ma anche il Governatore Roberto Occhiuto. Prima di mercoledì si era mosso soltanto per Corigliano Rossano, dove Pasqualina Straface ambisce alla poltrona oggi occupata da Flavio Stasi.

«Inizieremo a girare la Calabria perché Cannizzaro mi ha suggerito di raccontare quanto stia realizzando la Regione per i calabresi - ha detto Occhiuto -. Per venire a Mendicino mi sono lasciato convincere dal sentimento, perché nel momento del bisogno, quando persi il seggio alla Camera, queste persone mi sono state vicino». E il presidente ha snocciolato uno dopo l’altro i temi caldi della sua attività («tanto rispetto agli ultimi 30 anni, poco rispetto a quanto c’è da realizzare»). Poi il segnale che anche lui è entrato nel mood della campagna elettorale. «Dobbiamo ottenere un grande risultato alle Europee per rafforzare il governo regionale e perché abbiamo bisogno dell’Europa. Per noi è importante che a Bruxelles vada Giusi Princi».

Cannizzaro dal canto suo ha tenuto un vero e proprio comizio, sorpreso di come in sala ci fossero circa 500 persone. «Un numero a cui stento a credere e che non ho riscontrato da nessuna parte finora». Poi ha già dato un appuntamento a Bucarelli a Roma. «Questo comune è in dissesto, un default al quale dobbiamo porre rimedio lavorando al riequilibrio. Aiuterò la nostra futura sindaca dalla Commissione Bilancio di cui sono membro».

Irma Bucarelli, dal canto suo, ha ringraziato e portato a casa un sostegno azzurro ad oggi più unico che raro in Calabria. Ospite degli studi di Cosenza Channel, questa mattina ha rilanciato il tema. «Perché vorrei diventare primo cittadino di un comune in dissesto? Perché qualcuno si deve far carico delle cose e rimettere a posto i bilanci, per i quali io non ho responsabilità. È come in una famiglia: se ci sono debiti, non è che si scappa da casa. Lavoreremo sull’interazione con lo Stato e il Governo».

L’argomento default («se arriva ad un mese dalle elezioni non dà certo esempio di tecnicismo e quindi ne contesto i tempi») è stato al centro dell’intervista, ma non sono mancati i riferimenti ai competitor e all’assenza del centrosinistra che, per beghe interne, non ha presentato una lista. Poi l’annuncio finale: «Pur dovendo concentrarci sulla gestione economico-finanziaria, ho un progetto grande. Vorrei avviare la realizzazione di una scuola secondaria di secondo grado per non far dispendere un vivaio di 800 ragazzi nei comuni limitrofi. Tutto ciò in periodo di dimensionamento scolastico». In apertura di articolo, l’intervista video completo ad Irma Bucarelli.