Massimo Pandolfo ha scritto una lettera aperta ai suoi concittadini spiegando i motivi della decisione. Ecco cosa lo ha spinto a lasciare
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Si è dimesso il sindaco di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro. Ad appena due mesi dalla sua elezione, Massimo Pandolfo ha deciso di restituire la fascia tricolore. Una decisione per molti versi clamorosa, causata innanzitutto da “un forte malessere psicologico con effetti sulla sfera fisica e sulla vita privata”, come spiega lui stesso in una lettera aperta ai suoi concittadini.
La lettera aperta
«Lasciare, a pochi mesi dalle elezioni, l’incarico di Sindaco potrebbe sembrare un “tradimento” nei confronti di chi votando mi ha investito del compito di amministrare il Comune. Ma le dimissioni che oggi ho depositato presso l’Ufficio di protocollo non sono da intendersi come un “tradimento” nei confronti degli elettori e del gruppo politico che
mi hanno sostenuto bensì come un gesto di rispetto e di gratitudine nei confronti di quanti hanno creduto in me. A due mesi dal mio insediamento devo ammettere di aver avuto difficoltà a far ripartire “il motore” di questa complessa macchina amministrativa. Sono state tante le criticità incontrate, ho provato in tutti i modi a dare un nuovo slancio a questo nostro Comune ma non tutti hanno inteso la mia linea politica: collaborare nel rispetto e nell’assunzione di responsabilità legate alle diverse professionalità presenti.
La delusione vissuta ed il gravoso peso di responsabilità che tale ruolo impone di assumere hanno determinato in me un forte malessere psicologico con effetti sulla sfera fisica e sulla vita privata.
Come marito, padre e docente mi sento in obbligo di ridare senso alla mia vita, cercando di riacquistare quella serenità che da sempre mi ha contraddistinto.
Chiedo a voi tutti di comprendere la mia scelta: maturata nel tempo e con coscienza. Quale persona onesta, sincera, leale, non potevo fare a meno di prendere questa decisione anche se molto sofferta ma giuro fatta per il bene esclusivo di tutta Comunità».