«Il futuro della Calabria ce lo costruiamo noi da soli». Così il presidente della Regione, Jole Santelli, ha concluso questa sera l’evento “Il Futuro è Calabria”, che di fatto ha dato l’avvio alla programmazione 2021-2027, una programmazione che metterà a disposizione della Calabria 5 miliardi di euro tra fondi europei e fondi nazionali.


 Intervistata, Santelli ha fatto una sintesi dei tavoli tematici allestiti nella sede della Regione a Catanzaro tra i sette assessori della sua Giunta e il partenariato economico e sociale.  «Spesso – ha esordito la governatrice - questa Regione è stata vista come un ente distaccato, lontano. È nostra intenzione invertire la tendenza: la Regione dev’essere la casa di tutti, il posto dove si risolvono problemi, si propongono idee, si elaborano progetti, e farlo tutti insieme è già un primo passo importantissimo. Mi è stato detto che i tavoli di oggi sono stati molto partecipati, pieni di progetti e richieste, e questo ci dà soddisfazione di un diverso metodo impostato. L’immagine della Calabria che si apre ai calabresi – ha rimarcato Santelli - racchiude il senso di questo evento, che vuole proporre un nuovo metodo e un nuovo modo di dialogare con i cittadini».

La programmazione nazionale e comunitaria

La presidente si è quindi soffermata sulle priorità da seguire nella futura programmazione comunitaria e nazionale: «Non possiamo non seguire i punti indicati dall’Europa, ma ci sono punti che sembrano disegnati proprio sulla Calabria, a esempio il verde e l’economia green. C’è poi la connessione, i temi sociali. Scrivere una programmazione è davvero scrivere progetti. Dai tavoli sono arrivati tanti contributi, sono stati accesi ma in senso positivo. Dobbiamo poi investire sulle infrastrutture e questo va fatto velocemente. Ci sono i fondi comunitari ma anche quelli nazionali gestiti dal governo ma al momento i soldi per la Calabria non sono stati stanziati. Sono stati stanziati per gli studi di fattibilità, ma io vorrei che gli studi di fattibilità scomparissero, perché milioni e milioni di euro persi e spesi per progettazioni che non escono mai dagli armadi e non diventano mai cose è una vergogna. Questa regione è piena di progetti e povera di realizzazioni: cerchiamo di invertire la tendenza». 

I fondi per la Calabria  

L’invito della Santelli è stato, infine, quello di «fare sintesi, riuscire a superare, noi per primi, il campanilismo sciocco dei poveri che ci ha contraddistinto e ci ha fatto molto male. Se come regione siamo capaci di fare una regia regionale, dove si comprende che fare una cosa per un territorio aiuta gli altri faremo un gran salto di qualità. Per questo sono innamorata del concetto di progetto, perché il progetto obbliga a stare su un tavolo e a fare sintesi. Oggi – ha concluso la presidente della Regione Calabria - avviamo il Tavolo partenariale, invitando tutti gli stakeholder, interpretando questo momento non come un semplice adempimento ad un regolamento ma come un'opportunità di confronto sui temi e le questioni reali e come punto fondamentale nella strada per costruire il nuovo Programma operativo che ci darà la possibilità di spendere 5 miliardi in questa regione attraverso un disegno e una gestione condivisa».