Fa caldo, tanto caldo, così caldo che la gente si è rintanata in casa, in edilizia e agricoltura non si lavora più di giorno, e già si pensa a riorganizzare la società, a chiudere scuole, uffici, cantieri e negozi nelle ore centrali della giornata.
Mentre il mondo è sconvolto dal clima sempre più estremo, la mediocrazia è tornata a combattere:  «…di fatto l’assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere».
Su Rete 4 Andrea Giambruno conduttore e compagno della Meloni non si vergogna di affermare: “È sempre stato così”. E Vittorio Feltri: “È sempre stato così a partire dagli anni Ottanta. A me del caldo non interessa, non lo soffro e non sudo nemmeno”. Amen!

Partendo dal libro di Alain Deneault, docente e filosofo canadese, dal titolo Mediocrazia, possiamo provare a capire meglio l’epoca in cui stiamo vivendo. L’epoca del trionfo del cittadino  mediocre, ignorante, saccente, arrogante e furbo.
Ormai il mediocre è ovunque, ha conquistato il potere, e il potere si è fatto ignoranza. E si impone sfruttando l’indifferenza generale, agitando la lacerazione sociale.
Nel pubblico come nel privato, il mediocre ha vinto e determina, decide, fa. Anzi, quasi sempre non fa, ma attende, rinvia, calcola se e quando gli conviene fare.

Prendiamo il caso del Covid-19: gli ignoranti facevano a cazzotti in tv con gli esperti, gli scienziati, che seppure smarriti e loro stessi in contraddizione, in due anni hanno debellato un’ epidemia spaventosa, forse tra le peggiori degli ultimi secoli. Ma il mediocre ha tenuto testa. E anche qui ha ottenuto un notevole successo. Appariva ovunque. E gli scienziati sono stati quasi costretti a giustificarsi.

Ora c’è il clima impazzito, il caldo furibondo, la siccità devastante, la grandine così grande da sembrare una palla. Così il mediocre, ignorante e arrogante sta già preparando la controffensiva d’autunno: “ma avete visto che caldo che ha fatto il 12 marzo del 1850?”

La data è un esempio, ma abbiamo letto tante date utilizzate dai mediocri per preparare il campo di battaglia: ‘fa caldo come sempre, c’è siccità come sempre, diluvia come sempre’.

E poi c’è la guerra, una tragica e devastante guerra. E il mediocre che fa? Pone sullo stesso piano l’America con la Russia, Putin con Zelensky, il carnefice con la vittima, la Nato che diventa nemica e che si espande troppo.

Sta trionfando ovunque l’ignoranza al potere: ha conquistato le istituzioni, le professioni, le imprese private come quelle pubbliche, la scuola, la chiesa, la magistratura, ovviamente la politica, senza troppe distinzioni.
Caldo, fa tanto caldo, ok! Ma lo faceva anche prima.  Non è servita a nulla l’enciclica Laudato si' di Papa Francesco del maggio 2015: aveva come obiettivo quello di invitare i popoli del mondo ed i governi, ad agire subito per ridurre l'impatto umano sull'ambiente e preservare così la nostra casa comune.

A Lampedusa all’inizio del suo pontificato, Francesco lanciò un grido d’allarme: quello sull’immigrazione e sul Mediterraneo che si stava trasformando in una tomba. Lo accolsero l’indifferenza diffusa e una campagna d’odio: chiudiamo i porti, organizziamo un blocco navale, cacciamoli tutti a calci. C’era allora Salvini. E c’è ancora oggi, dieci anni dopo, con la destra al potere che ha improvvisamente cambiato approccio: “gestiamo l’immigrazione. C’è bisogno di 500 mila immigrati. E l’uomo del Ponte ha ghignato ‘Sì.”
Intanto nell’indifferenza totale si è arrivati alla tragedia di Cutro, divenuta in poche ore una farsa, come la comparsata del governo che si è riunito in Calabria per lanciare quasi un anatema della Meloni in decreto legge: “andremo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”. Il globo terraqueo trema ancora. Ma la procura di Crotone si prepara a cercare in casa. Forse.
Comunque: “ora basta con questo terrorismo meteorologico”, urlano i mediocri e i modesti e gli arroganti che dominano nel mondo.
E poco importa se le previsioni annunciano: “Domani siamo a 8-10 gradi sopra la media del periodo, dopo domani 8-10 sotto”.
Che caldo che fa!