Approvare una legge del genere in un Paese come il nostro con un divario palese tra Nord e Sud significare affossarlo definitivamente. Penalizzerà i cittadini del Mezzogiorno ma indebolirà anche le regioni del Settentrione
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A volte ritornano e sono sempre gli stessi. Parliamo dei paladini che invocano per il nostro Paese la famigerata Autonomia differenziata come panacea di tutti i mali del nord Italia, fosse vero chiederei di attuare la legge che il parlamento si accinge a votare in 24 ore ma non è così.
L’Autonomia differenziata, diciamolo chiaramente, penalizzerà i cittadini del Sud ed indebolirà anche le regioni del settentrione quindi non canterei vittoria per chi ne fa bandiera politica. Il mito del Nord che funziona e il Sud sprecone vale fino ad un certo punto. Ha delle parti di verità. La Cassa del Mezzogiorno diede una mazzata fatale al sud il resto si è fatto avanti da solo.
Il Sud sprecone, che viveva di reddito di cittadinanza, di sussidi è anche vero, le statistiche lo dicono, ma è pur vero che il sud Italia è sempre stato lasciato li a morire. Nessuno si occupa mai realmente della questione meridionale. Nessuno si occupa veramente di fare investimenti per dare lavoro e far ripartire, una volta per tutti, il meridione d’Italia. Sembra facile a parole lo so ma almeno provarci. Nessuno ci ha provato realmente, nessuno ci prova.
I poveri governatori delle Regioni del Sud si ritrovano a fare salti mortali per portare a casa provvedimenti ma davanti ai colossi del Nord, vedi regioni popolosi e ricche come la Lombardia e Veneto, si vedono spesso schiacciati da provvedimenti a loro favorevoli perché costruiti su regioni che hanno diversi problemi e diverse soluzioni.
La vera soluzione era di creare delle macroregioni meridionale così facendo blocco avremmo potuto pesare di più sui cosiddetti "tavoli che contano a Roma" invece essendo noi il paese dei tanti campanili ognuno preferisce restare Re anche se in mezzo al deserto. Ed allora oggi ci troviamo davanti ad una legge che creerà una falsa autonomia che servirà ad un partito politico per affrontare la prossima campagna elettorale.
Una legge che i cittadini intelligenti del Nord capiranno che non è autonomia, quelli del Sud capiranno che è una legge ripicca verso il Sud. Creerà l’ennesimo divario tra Nord e Sud e non ne sentivamo la mancanza.
Ed allora che Autonomia differenziata sarà se dimentica chiaramente i LEP.
Cosa sono i LEP? Sono degli standard minimi di servizio pubblico indispensabili per garantire in tutto il territorio nazionale i «diritti civili e sociali» tutelati dalla Costituzione. Esistono una serie di ambiti in cu la legge dello stato nel corso dei decenni ha già affidato o delegato agli enti territoriali determinati compiti e questi sono tenuti a garantire il servizio.
Al netto di quelli già impliciti nelle normative vigenti, sono ancora molti i settori in cui i Lep devono essere definiti, dai servizi sociali al trasporto locale. Ciò rappresenta una questione istituzionale di primaria importanza, perché significa che il dettato costituzionale resta inattuato su un punto dirimente.
Faccio un piccolo esempio di cosa accade ora e come finiremo dopo l’Autonomia differenziata:
sono l’89% i comuni dell’Emilia Romagna che offrono servizi prima infanzia nel 2020. In Calabria nello stesso anno sono il 19,3%.
Il motivo della non definizione è che dalla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) consegue necessariamente un aggravio di spesa per le casse dello Stato. Il motivo della non definizione per me è non voler risolvere i problemi nel nostro Paese ma crearne sempre di più. Approvare una legge sull’Autonomia differenziata in un Paese come il nostro con un divario palese tra Nord e Sud significare affossarlo definitivamente.
Il motivo della non definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) anche in questa legge che si sta approvando significa non voler realmente una vera Autonomia differenziata, significa volere solo un pennacchio politico da sventolare motivo per cui non immaginando e non programmando un piano di attacco e di interventi mirati per far partire il sud Italia la situazione sarà la seguente: il Nord resterà tale, il Sud resterà tale e il Paese resterà tale.