La Regione Calabria programmi adesso il suo immediato futuro! O sarà la fine.
La pandemia finirà, in qualche modo finirà o impareremo a conviverci.
Anche la Calabria ne uscirà, più o meno bene, grazie anche al senso di responsabilità dei cittadini ( e smettiamolo di insultarli: i lombardi non hanno certamente fatto di meglio, anzi!).

Ma siccome non appena finirà la parte emergenziale della pandemia, noi saremo alle porte dell'estate, occorre subito progettare 'il turismo al tempo del coronavirus'.
Noi calabresi di turismo viviamo (insieme all'agricoltura che è un'eccellenza fondamentale per la nostra economia), quindi muoviamoci subito.

Credo che in Regione qualcuno ci starà già pensando, ma io vorrei sollecitare a fare subito una (video)conferenza con le associazione del settore, sindaci e con esperti del ramo. Perchè dobbiamo programmare e subito realizzare come si sta sulle spiagge e in montagna, come organizzare gli alberghi e i lidi, come si sta nei ristoranti e all'aperto, come garantire i servizi essenziali. Ovviamente il problema dei problemi è la distanza, le mascherine, i trasporti, l'assistenza medica nei comuni e nei villaggi. Ci vuole quindi un piano straordinario efficace, immediato, condiviso e finanziato. Non abbiamo più tempo.


C'è bisogno del concorso di tutti, ad iniziare dagli operatori che in questi mesi estivi accolgono i turisti e danno da mangiare a migliaia di giovani calabresi. Senza questo va in crisi non solo il settore, ma muore tutta la Calabria.

P.S.: per evitare di fare la fine fatta negli ultimi vent'anni: è possibile cominciare a decidere sui depuratori e sulla raccolta dei rifiuti? Ma subito. Evitateci, per una volta, l'indecente spettacolo del mare sporco e dei rifiuti puzzolenti per strada. La Calabria ringrazia