«In un contesto politico in cui la tutela della salute e del benessere dei cittadini dovrebbe essere al centro dell'agenda, la questione dei tralicci elettrici a Vibo Valentia emerge come una problematica urgente». Lo sostiene in una nota stampa, Anthony Lo Bianco, consigliere comunale del Gruppo misto a Vibo Valentia.

Lo Bianco entra nel dettaglio: «Queste imponenti strutture che un tempo erano fondamentali per la linea ferroviaria, sono ora diventate una minaccia silente, fonte di inquinamento elettromagnetico con potenziali danni alla salute dei nostri concittadini. Mentre in altre regioni italiane si sta procedendo con decisione all'interramento dei cavi grazie all'intervento di Terna, ci troviamo a chiederci: perché Vibo Valentia dovrebbe essere lasciata indietro in questa cruciale battaglia per la salute pubblica? Non si tratta solo di una questione estetica o urbanistica. L'elettrosmog, prodotto da questi cavi, ha dimostrato di avere effetti negativi sulla salute, causando disturbi del sonno, mal di testa e altre patologie».

Il consigliere comunale rimarca: «In un'epoca in cui le città aspirano a diventare "smart", ponendo l'accento su aspetti come la mobilità sostenibile, l'illuminazione efficiente e la digitalizzazione dei servizi, non possiamo permetterci di trascurare la salute dei cittadini. La politica ha il dovere di intervenire, e con urgenza. Ricordiamo le parole del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che solo un anno fa sottolineava l'importanza di affrontare l'inquinamento elettromagnetico. Eppure, la questione dei tralicci in città non è nuova. Si tratta di una problematica che affonda le sue radici nel passato, con discussioni tra l'ente comunale e Rete ferroviaria italiana (Rfi) che risalgono a più di un decennio fa. Come possiamo riscontrare sulla piattaforma Cordis, che offre i risultati della ricerca e dell'innovazione dell'Unione Europea, lo studio dei dottori Alan Preece e Denis Henshaw dell'università di Bristol, gli effetti dei cavi elettrici – evidenzia-  possono essere gravi e  registrati fino a 400 metri di distanza».

Pertanto «in qualità di consigliere comunale, esorto la politica a prendere una posizione chiara e a fornire dettagli su come intende affrontare questa questione, in particolare riguardo alla reperibilità dei fondi necessari. Confido nell'impegno dell'assessore Bruni, sempre attento a queste tematiche e sollecito per un intervento immediato. La salute dei cittadini di Vibo Valentia non può e non deve essere compromessa. Deve rimanere, ora e sempre, al centro delle nostre priorità politiche».