"Siamo dinanzi al completo sbando o alla manipolazione politica nel peggiore 'stile' amministrativo. Anche tra le promesse di trasparenza degli atti e dei provvedimenti e la pratica quotidiana, per questa Giunta regionale, ormai sempre più isolata e per questo forse anche più opaca nelle determinazioni assunte, c'è di mezzo l'oceano". Lo dichiara il consigliere regionale d'opposizione Mimmo Tallini.

 

"E dire che si tratta di una Giunta tecnica! Ossia composta da personalità non politiche, ma da tecnici di 'chiara fama', così almeno è stato detto al popolo calabrese, i quali avrebbero dovuto almeno garantire impeccabilità nelle procedure amministrative e massima trasparenza. Invece niente di tutto questo. Ho richiesto alla Regione - continua Tallini - esercitando un mio preciso diritto, per cui ai consiglieri regionali è consentito l'accesso diretto, senza formalità e con relativo rilascio di copie di tutti gli atti e provvedimenti, di poter avere la delibera n 503 del 1 dicembre 2015 avente ad oggetto "Piano di Azione e Coesione – Rimodulazione del Piano Finanziario e approvazione schema di interventi" con cui la Giunta regionale ha finanziato una serie di opere pubbliche. Questo diritto, però, nonostante i miei solleciti, mi viene negato. E' rinvenibile sul sito web della Regione il numero della delibera e la data di approvazione, ma l'allegato è incredibilmente omesso".


"L'allegato non è disponibile e addirittura si rischia di far esplodere un 'caso', per consentire alla Giunta regionale di poter rimaneggiare i contenuti della delibera? - Si chiede il consigliere regionale - Oppure la Giunta regionale si è resa conto di averla fatta grossa, non inserendo nell'elenco delle opere da finanziare opere importanti su cui s'era impegnata ad intervenire? A me pare, quale che sia la risposta, che tutto lascia intendere da un lato pressappochismo e un modo di amministrare che ricorda i tempi più bui della politica e dall'altro l'aver ridotto la Regione, l'Ente pubblico più importante della Calabria, in un luogo tutt'altro che di vetro. Una Cittadella regionale non di vetro ma arroccata a proteggere l'azione di piccolo cabotaggio e priva di strategia della peggiore esperienza di governo del regionalismo calabrese".