L'esponente dem: «Il presidente Mancuso si è impegnato a discuterne con la Commissione Sanità per fissare la discussione»
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«Abbiamo preso atto con soddisfazione che gran parte della prossima seduta dell'Assemblea sarà dedicata alle interrogazioni già presentate e ancora prive di risposta, così come avevamo richiesto formalmente durante la precedente riunione della Conferenza». Lo afferma in una nota, il capogruppo del Pd a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua dopo la riunione della Conferenza dei capigruppo.
«Il presidente Mancuso - aggiunge - si è impegnato a calendarizzare la nostra Ppa recante proposta di legge al Parlamento 'sostegno finanziario al Ssn a decorrere dal 2023'. Una proposta da tempo depositata, così come avvenuto nelle altre Regioni italiane in cui i gruppi consiliari regionali del Partito democratico hanno depositato analoghe proposte di legge di iniziativa regionale, ai sensi dell'art. 121 della Costituzione, rivolte al Parlamento per assicurare al Sistema sanitario nazionale un'adeguata copertura finanziaria in grado di raggiungere quella sostenibilità finanziaria che oggi manca, prevedendo un incremento del Fondo Sanitario Nazionale di 4 miliardi all'anno per i prossimi 5 anni, con l'obiettivo di attestare lo stesso al 7,5 % del Pil nazionale. Il presidente Mancuso si è impegnato a discuterne con la presidente della Commissione Sanità per fissare la discussione per quello che è un passaggio dovuto».
«Abbiamo poi condiviso e sottoscritto - afferma Bevacqua - la proposta di legge elaborata da Mancuso in merito alla richiesta dell'imprenditore De Masi per prevedere un meccanismo di premialità per le aziende che si ribellano alla criminalità, così come già avevamo annunciato al momento della proposta da parte dell'imprenditore. Infine ho annunciato la nostra partecipazione alla manifestazione del prossimo 17 ottobre a Gioia Tauro in difesa del porto, ma non abbiamo sottoscritto la proposta di Mancuso in quanto la posizione del Pd sul tema è a difesa dello scalo, ma anche a difesa dell'ambiente. L'applicazione concreta della direttiva oggi contestata spetterà al Governo ed al Parlamento italiano che entro fine anno dovranno recepirla e, dunque, potranno formulare osservazioni al testo per tutelare al meglio la rete portuale europea e degli scali nevralgici per l'economia come quello di Gioia Tauro, un'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Sud che difenderemo in tutte le sedi».