«La Regione Calabria, con delibera numero 231 del 31 maggio 2011, ha contratto un prestito con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la copertura dei disavanzi sanitari del sistema sanitario regionale calabrese. L’ammontare del prestito è di mezzo miliardo di euro per una durata di 30 anni a un tasso di interesse molto considerevole. Sarebbe interessante, e anche un’operazione trasparente, conoscere se effettivamente questo prestito sia servito a ripianare debiti di Asp e Aziende Ospedaliere calabresi fino al 2005».

È quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, che ha inviato una lettera al presidente ff della Regione Calabria, Antonino Spirlì, e al commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, Guido Longo.

«Con delibera di giunta regionale numero 892 del 23 dicembre 2009 è stato costituito l’Ufficio del Piano di Rientro in sanità e deliberato, inoltre, di prendere atto dei compiti contabili assegnati alla società KPMG Advisory S.p.a. In particolare, le attività dell’Advisory riguardano i seguenti ambiti: processo di ricognizione e riconciliazione del debito pregresso e costituzione della Bad Debt Entity e dell’ufficio istruttore; supporto di programmazione e al monitoraggio regionale, gestionale e contabile; supporto nelle analisi e nelle verifiche dei dati aziendali per il processo del debito e per il monitoraggio gestionale e contabile.

Dal 2008 ad oggi – sottolinea Carlo Guccione - la KPMG Advisory per tali attività ha ricevuto compensi pari a € 11.015.878,23. Ma alla luce di quanto è emerso nel corso della Commissione speciale di Vigilanza, riunitasi il 28 settembre 2020, alla presenza dei vertici delle Asp di Reggio Calabria e Cosenza e dei relativi responsabili finanziari e contabili, sono affiorate varie criticità e una massa debitoria rilevante. È emerso che: l’Asp di Reggio Calabria ha un debito di 920 milioni e non approva Bilanci dal 2012; la massa debitoria dell’Asp di Cosenza al 31 dicembre 2019 si attestava a 547 milioni di euro e, all’epoca, non risultavano approvati i Bilanci consuntivi 2018 e 2019 e, ovviamente, il Bilancio preventivo 2021. Anche le recenti vicende giudiziarie hanno messo in rilievo una serie di anomalie sui Bilanci e la voragine finanziaria dell’Asp di Cosenza facendo emergere una situazione ben più drammatica di quella venuta fuori durante l’audizione in Commissione Vigilanza».

Alla luce di ciò, il consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione chiede al presidente ff Spirlì e al commissario ad acta Longo se non ritengano «urgente e necessario fare chiarezza sulle attività svolte dall’advisor KPMG. I compiti che erano stati affidati alla Società, tra i quali il processo di ricognizione e riconciliazione del debito pregresso e verifiche dei dati aziendali per il monitoraggio gestione e contabile delle Asp e Aziende ospedaliere calabresi, non risultano essere stati svolti, vista la gravità e il disordine finanziario in cui versano i Bilanci del servizio sanitario regionale. Per tali attività, a quanto pare non effettuate, alla KPMG Advisory S.p.a. in questi anni sono state pagate consulenze per oltre 11 milioni di euro».

Un’ultima richiesta è per il presidente Spirlì in vista del prossimo Consiglio regionale. Il consigliere Guccione chiede che il 9 marzo 2021 il Consiglio venga informato «con una dettagliata informativa, sia su queste vicende che sullo stato di attuazione del Piano vaccinale, dove metà delle dosi risultano ancora conservate nei frigoriferi, al fine di prendere le dovute decisioni per tutelare gli interessi della salute dei calabresi».