«La gestione dei rifiuti è un problema serio. Per questo sarebbe sbagliato scaricare unicamente le responsabilità politiche su questa Giunta regionale ma è estremamente importante, oggi non domani, individuare una immediata soluzione. Basta proclami, discariche pubbliche e non private. Stop all'improvvisazione». È dura la presa di posizione del capogruppo Pd Mimmo Bevacqua sulla questione rifiuti ormai esplosa su tutto il territorio, Reggio e Cosenza forse le più esposte. 

Così nell'intervento durante l'ultimo Consiglio regionale, Bevacqua ha cercato di tracciare la rotta. «La precedente consiliatura ha svolto un ruolo importante in termini di programmazione, approvando il Piano rifiuti, demandando ai Comuni ed ai territori stessi la possibilità di governare le scelte, con la differenziata da esempio per tutti». Un Piano, ha ricordato Bevacqua che è stato anche presidente della commissione Ambiente, con la forte volontà di affermare il principio di una impiantistica pubblica con la realizzazione di ben 8 ecodistretti. «Pur comprendendo i ritardi dovuti alle gare europee, l'obiettivo era e resta quello dell'economia circolare. Ripartiamo da quel Piano- la sua proposta- per rendere funzionale il sistema dei rifiuti in Calabria. Oggi è il momento di guidare l'emergenza ma senza più proclami. Mi preoccupa, non poco infatti, dare l'ennesima immagine negativa della nostra terra invasa dai rifiuti nel periodo più importante dell'anno e che potrebbe vedere la nostra terra come meta preferita del turismo nazionale ed europeo». 

Da qui l'invito all'assessore De Caprio ed al presidente Santelli: «Meno propaganda, si coinvolgano subito i sindaci che sono avamposto del territorio e conoscono, se messi in condizione, la strada da seguire. Senza essere mortificati».  Poi la richiesta al presidente Tallini di «convocare un Consiglio ad hoc sulla questione nel più breve tempo. Non si può perdere l'occasione di ripartire attraverso il turismo. Prevalga il senso di responsabilità», l'auspicio di Mimmo Bevacqua.

 

«Si diano risposte ai sindaci ed ai cittadini, non si commetta più l'errore madornale di emettere ordinanze, poi disattese. Salvaguardiamo l'immagine della Calabria e troviamo una soluzione definitiva, richiamando anche a maggiore senso di responsabilità chi ha compiti di gestione come l'Ato».