«Dal 28 settembre scorso in Calabria è iniziato un vero e proprio calvario per tutti i professionisti del settore edilizio e delle imprese. Infatti, in tale data è entrata in vigore la piattaforma CalabriaSUE integrata con Sismica, cioè lo Sportello Unico per l’edilizia telematico, gestito dalla Regione Calabria attraverso cui bisogna trasmettere i progetti privati e pubblici per tutti i Comuni del territorio regionale, al fine di ottenere le dovute autorizzazioni». Così il consigliere regionale Pd Carlo Guccione, in una nota.

«La creazione del sistema informativo unico regionale avrebbe dovuto rappresentare un intervento strategico di digitalizzazione e semplificazione, ma tutto ciò ha portato, purtroppo, alla stasi totale delle procedure con gravi ripercussioni per l’economia calabrese».

«Da allora – prosegue Guccione - è iniziata una via crucis per tutti i professionisti del settore, ingegneri, architetti, geometri, funzionari, periti, geologi, che dovendo caricare le pratica esclusivamente con questa piattaforma, che si sono trovati ad affrontare migliaia di malfunzionamenti (sito fuori uso, rallentamenti, blocchi, etc.). Sono passati ben quattro mesi e, ad oggi, ancora risultano anomalie. Problematiche segnalate, tra l’altro, sulla piattaforma stessa (l’ultima nota risale al 12/01/2021). Molti professionisti si sono rivolti alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio, l’Ordine degli ingegneri della provincia di Catanzaro ha diffidato la Regione Calabria chiedendo che vengano risolti immediatamente i problemi tecnici della piattaforma».

«La Regione, in questo modo, ha dato il colpo di grazia al settore dell’edilizia con gravi ripercussioni sull’economia, già in difficoltà per l’emergenza Covid in atto. Un danno incalcolabile per i professionisti e i cittadini. Mentre dal Governo arriva la proroga del Superbonus 110% fino al 2022, in Calabria le procedure sono ferme mettendo a rischio la partenza dei cantieri».

«Si chiede – conclude Carlo Guccione - quindi di attivare immediatamente un periodo transitorio per dare la possibilità di trasmettere i progetti con la vecchia procedura, che potrebbe essere utilizzata specialmente nella trasmissione dei progetti su Sismica, per consentire quindi di sbloccare la situazione e dare il tempo alla nuova piattaforma SUE/SISMICA di correggere tutti gli errori ed entrare in regime funzionante e efficiente. I cittadini e i professionisti interessati non possono pagare i disservizi della Regione che avvia una piattaforma non perfettamente collaudata mandando in tilt il sistema. Dovrà rispondere, in primis, di interruzione del pubblico servizio e risarcire coloro i quali hanno subito danni economici a causa dei disservizi».