Il gruppo fa eco a Cristallo (Sardine) e si appella alle forze progressiste e di sinistra: «Solo così possiamo avere una possibilità contro il centrodestra»
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«Abbiamo come l’impressione che si sia perso per poi improvvisamente ritrovarsi!! Si tratta del buon senso, qualità quasi sconosciuta nella politica calabrese, di cui invece sono piene le dichiarazione di Jasmine Cristallo e dei Verdi. In questi giorni abbiamo, infatti, assistito alla divisione delle Presidenze tra De Magistris e Tansi, alla indicazione del candidato del PD Irto, da parte di un imprecisato numero di rappresentanti istituzionali del Partito, mentre da nessuna parte ci si pone il problema se una divisione di queste dimensioni porterà la nostra area politica di riferimento alla sconfitta con il centrodestra e se, comunque, una tale scelta sarà utile, domani, a costruire una classe dirigente degna di questo nome per la Calabria, oggi, totalmente inesistente». Così in una nota il gruppo calabrese di Democratici e Riformisti in vista delle prossime regionali.
«Che poi, mentre per il Governo nazionale si prospetta una convivenza forzatissima tra la Sinistra complessivamente intesa, la Lega e Forza Italia, qui - si legge ancora - si avanza una candidatura di De Magistris a Presidente, il quale, da parte sua, dovrebbe ricordarsi che l’ultima volta che è stato eletto sindaco a Napoli votò solo il 36 % degli aventi diritto e che, gli altri esempi di giustizialismo populista, si sono sgonfiati dopo l’iniziale successo mentre, dall'altra parte, il Pd propone una candidatura interna che rischia di rimanere isolata e di non realizzare un ampio schieramento unitario delle forze progressiste. Ma è mai possibile, che non si veda come questa tornata elettorale per la Calabria è forse l’ultima occasione per uscire dal limbo del sottosviluppo economico-sociale e culturale, dalla stagnazione delle opportunità e dal costante esodo dei giovani ormai inarrestabile?»
E ancora: «Dovrebbe essere chiaro che senza una guida competente e autorevole a capo di un collettivo di donne e uomini capaci, non verrà mai superato il pregiudizio e il disinteresse della politica e dei Governi nazionali verso la Calabria, per come è stato provato anche ultimamente, in tutta la sua gravità, con la surreale vicenda della nomina del Commissario alla sanità, esercitata dall'esecutivo in sfregio delle professionalità e competenze presenti nella nostra regione, attualmente non rappresentate ad alcun livello, e a favore di un Prefetto che come risultato è riuscito a piazzarci all’ultimo posto tra le regioni italiane per numero di vaccinati! Non vogliamo rinunciare all’alta velocità, alla sistemazione dell’autostrada e della statale 106, alla linea ferroviaria Ionica, ad avere dei Tribunali funzionanti appieno, a Enti locali con un numero adeguato di dipendenti, al recupero del territorio, ma soprattutto non ci arrenderemo mai a questo irrefrenabile peggioramento dell'etica pubblica e del senso di collettività!!! L’occasione che abbiamo davanti è unica perché se il recovery fund, con particolare riferimento allo sviluppo sostenibile, verrà saputo utilizzare dal nuovo Governo, darà un’occasione irripetibile alla nostra Regione grazie alle risorse ambientali di cui dispone ed è ancora ricca».
«Quindi ha ragione la Cristallo, torniamo indietro sui candidati Presidenti, proviamo a parlare dei problemi (che non si risolvono solo con una nostra vittoria) e senza pregiudizi costruiamo un progetto, di certo, più importante dei nomi e che richiede lo sforzo di tutta la società calabrese. Anche in Calabria e nel campo progressista è tempo di costruttori ma, per fare ciò, ognuno degli attori in scena, smetta, dunque, di pretendere il ruolo di protagonista e partecipi a una corale prospettiva. Come democratici e riformisti - è la conclusione - proveremo a costruire, in questo delicato momento, per quel che ci compete, le condizioni di una forza larga e plurale in grado di contendere la regione Calabria al centrodestra».