«Da anni, il comitato di Ciccarello insiste con le istituzioni locali e con la Prefettura per la soluzione di un problema che non riguarda solo l’indecente spettacolo dei rifiuti, ma il decoro complessivo di tutta la zona». Così in una nota il comitato di Ciccarello, quartiere di Reggio Calabria.

 

«Si tratta – spiegano - di un quartiere che ospita iniziative imprenditoriali, diventando il cuore pulsante della città. Basti ricordare la presenza di un cinema multisala, di un mega-store di prodotti informatici, di tre concessionarie di autovetture, della Città dei bambini, di un noto albergo, di una qualificata impresa casearia e di tanto altro ancora. Ed ancora: la sistemazione del campo di calcio, affidato al CONI, sarà meta di tante altre presenze di sportivi, così come la presenza della Scuola allievi carabinieri comporta ogni anno l’arrivo di migliaia di familiari degli allievi».

 

«In questo contesto economico-sociale assai avanzato – continua la nota - è impensabile lasciare un territorio in preda ad evidenti azioni di micro-criminalità. Infatti, quello che accade a Ciccarello non è la mancata raccolta dei rifiuti, visto che nella “discarica” a cielo aperto si ammassa ogni genere di rifiuto ingombrante. È invece una questione di sicurezza e di ordine pubblico, perché non vi è dubbio che siamo di fronte ad un “sistema” criminale che regna indisturbato».

 

«Abbiamo con forza esposto le nostre ragioni anche al Sindaco della Città, che – nei giorni scorsi – ha di nuovo chiesto al Prefetto, in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’invio di militari per il presidio continuo della zona. Ripetiamo, non è un problema di rifiuti, ma di criminalità e sicurezza pubblica! Il Prefetto, grazie all’intervento del Ministro della Difesa Guerini, si è dichiarato disponibile a costituire presidi fissi sul territorio di Ciccarello e di altre zone ad analoga esposizione criminale».

 

«Ora ci domandiamo – è la conclusione -, quando avremo la presenza dei militari? Bisogna che succedano eventi tragici come poteva già accadere ieri sera per le esplosioni dovute all’incendio di materiali pericolosi? Non siamo più disposti a sopportare questa barbarie. La soluzione c’è, ma si faccia presto!»