L'ha scritto Dalila Nesci, deputato M5s della Vigilanza Rai, in un’interrogazione rivolta al presidente dell’azienda, Anna Maria Tarantola, cui ha chiesto «quali iniziative, a partire dalla nomina del nuovo caporedattore, intenda assumere a garanzia dell'efficienza della sede regionale della Rai calabrese, della professionalità dei suoi giornalisti e della piena valorizzazione di tutte le risorse umane colà impiegate, in modo da garantire un servizio di qualità e un racconto dall'interno di quella regione del Sud».


Nell'atto la parlamentare rileva come sia «insensato, penalizzante, classistico, riduttivo e antimoderno nominare un caporedattore proveniente da altra realtà regionale», stante la notizia, che circola insistentemente nelle ultime ore, della probabile nomina di Luca Ponzi, «il quale, politicamente vicino alla Lega Nord, non ha alcuna esperienza di rilievo sulla situazione sociale, economica e culturale della Calabria». «Se così fosse - insiste la parlamentare - la Rai verrebbe meno alla dichiarata volontà di valorizzare le redazioni territoriali».

Secondo Nesci, «appare pacifico che il nuovo caporedattore, in sostituzione di Anna Maria Terremoto prossima alla pensione, venga scelto con criteri di massima trasparenza». Proprio per conoscere quali siano questi criteri, la parlamentare M5s ha interrogato il presidente della Rai.