«In commissione Sanità si è discusso della proposta di legge 218 che tratta di misure per il recupero e l'abbattimento delle liste d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie. Ho chiesto di mettere a verbale che per l'ennesima volta siamo in presenza di questioni di stretta competenza del commissario e sono uscita dall'aula per segnalare il mio profondo dissenso rispetto al continuo calpestare le regole». Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale del Pd Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Sanità. 

Leggi anche

«La proposta di legge in esame, che è in linea con il Programma Operativo 2022-2025 - aggiunge - si occupa proprio di materie di competenza del commissario ad acta e su questo punto la giurisprudenza consolidata considera illegittime tutte le norme regionali che interferiscono con i poteri del commissario. Questo è stato ampiamente sottolineato dal tavolo di monitoraggio Adduce, che ha richiamato più volte il commissario al rispetto del mandato di governo, e dalla stessa Corte costituzionale, che ha delineato i poteri (e doveri) di comportamenti legislativi nelle regioni commissariate in materia di gestione sanitaria. Mi auguro che il presidente /commissario e lo stesso presidente del Consiglio ne prendano finalmente atto, evitando una nuova censura alla Regione».

«Entrando nel merito della questione - dice ancora la consigliera Bruni - anche sulle liste d'attesa i ritardi accumulati sono tanti, ma sarebbe auspicabile un apposito Dca per pianificare gli interventi giusti con i quali poter superare le tante criticità del passato, considerando le linee guida nazionali. Ecco perché sono uscita dall'aula: per poter manifestare il mio dissenso visto che questa maggioranza è impermeabile ad ogni tipo di confronto. Ogni volta è la stessa storia: nessuna possibilità di ottenere un'inversione di tendenza su tematiche così sensibili che riguardano la salute dei cittadini. Ancora una volta questa maggioranza imbocca la strada sbagliata a scapito dei cittadini».