L’intervento dei due esponenti democrat, vicini ad Ambrogio e Oliverio ed appartenenti alla corrente dei “Ricostituenti”, dopo l’assemblea di ieri
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Di seguito riportiamo una nota dei due esponenti democrat Sergio De Simone e Mario Franchino, appartenenti alla corrente dei Ricostituenti dopo l’assemblea di ieri a Cosenza.
«Con la riunione dei delegati di giovedì scorso si è conclusa la prima parte della fase congressuale che ha visto la proclamazione di Vittorio Pecoraro a segretario di federazione e la elezione di Maria Locanto a Presidente nonché le elezioni degli organismi di garanzia.
A tutti loro rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro. Il rinvio della elezione della direzione, l’organo politico statutario, a luglio sarà l’occasione per il confronto politico e la discussione vera. Il primo dato che è emerso dal congresso provinciale, che speravamo venisse sollevato da chi ha parlato a nome della minoranza congressuale, è che vi è un 26% degli iscritti nella nostra federazione che non risponde a nessun maggiorente del partito che non si è assoggettato a furbeschi unanimismi di facciata costruiti da Roma e dai maggiorenti locali (parlamentare ,consiglieri Regionali ed altro). Questo rappresenta, al momento, l’unica novità rispetto allo stesso panorama regionale del partito calabrese. Tutto ciò è avvenuto nonostante la desertificazione attuata e perpetrata in questi anni dai diversi commissari e che ha portato alle innumerevoli sconfitte del PD e del Centro Sinistra, a partire da quelle regionali.
Una novità che non va svenduta in funzione di posizionamenti personali per pseudo “carriere” politiche risibili. Non ci ha convinto non ci convincono trattative per incarichi in segreteria o in altri organismi attuati da qualcuno a nome di tutti. Questo significherebbe svilire e fare venire meno lo spirito e all’impegno profuso dai tanti in questa campagna congressuale regionale e provinciale nel tentativo di ridare dignità al PD e renderlo di nuovo credibile e competitivo per tutte quelle forze politiche e sociali che si richiamano al Centro Sinistra.
Dalla fine del congresso ad oggi, nonostante i nostri reiterati inviti affinché venisse convocato un incontro largo tra i delegati, i firmatari e coloro che sono stati attivi in questa battaglia congressuale, questo incontro è stato impedito. Pur prendendo atto che questo incontro fino ad oggi è stato impedito, noi non vi rinunciamo e per questo riteniamo necessario che questo momento di confronto e di arricchimento venga convocato nel più breve tempo possibile. Per tanto riteniamo politicamente sbagliato ridurre gli incontri con i delegati e fra i delegati ad un orticello privato da gestire a soli fini di promozione personale.
Comunque nei prossimi mesi, insieme a tanti singoli ed a diversi gruppi ed associazioni, lavoreremo affinché nella nostra Provincia e nella nostra Regione si costruisca un’area politico-culturale che, richiamandosi alla migliore tradizione della sinistra Calabrese, ponga come obiettivi fondamentali l’autonomia e la dignità in una Regione in cui la politica e le istituzioni o sono commissariate, o sono terminali di scelte prese al di fuori della Calabria. E’ tornato il momento di riaffidare le sorti della nostra Regione ai legittimi titolari: i Calabresi.
L’obiettivo è quello di recuperare alla politica attiva ed all’impegno innanzitutto i tanti iscritti ed ex iscritti al PD allontanatisi o costretti ad allontanarsi a causa della gestione burocratica e persecutoria portata avanti da Roma attraverso i suoi commissari, ma anche i tanti giovani e meno giovani che non hanno mai militato o aderito a partiti e che invece sono impegnati nel sociale e nelle professioni.
Ci rivolgeremo ai tanti amministratori che abbandonati a se stessi sono alla ricerca di riferimenti politici ed amministrativi capaci di orientare le loro scelte. Soprattutto vogliamo ricostruire e sviluppare quelle capacità politiche e di “conoscenza” che ci permettano di promuovere un’azione concreta e credibile di opposizione al Centro Destra a partire dall’esperienza regionale e che ci renda realmente credibili e competitivi nel panorama politico elettorale calabrese».