«Mi trovo in Florida per una serie di incontri politici e l’effetto del jat lag mi porta a svegliarmi presto per cui quando è ancora buio mi ritrovo sul balcone dell’hotel a relazionarmi con la Calabria e con Castrolibero». È quanto scrive in una nota Orlandino Greco, sindaco del comune cosentino.

«Il peso di svegliarsi prestissimo è subito compensato dalla gioia di assistere alla meraviglia dell’aurora, e poi al lento apparire di un sole lussureggiante che imponendosi alla notte, sembra salutarci e augurarci gioia per il giorno che viene. Tutto ciò mi riconduce – continua Orlandino Greco – alla metafora della vita e mi ritrovo a contemplare la bellezza del mistero generativa di un immenso godimento».

«Questo piacere ha una sua universalità perché se altri contemplano insieme a noi, non ci tolgono niente, anzi aumenta la nostra gioia. Con questo sguardo disinteressato, – continua il primo cittadino di Castrolibero - possiamo godere di tutte le bellezze che l'universo ci offre: il sorriso di un bambino, il canto degli uccelli, i prati e gli alberi fioriti, il mare. Ma ci sono due esperienze estetiche particolari: "l'aurora" che precede il sorgere del sole e il "tramonto". Sono belli, affascinanti e misteriosi, il principio e la fine, il sorgere e il cadere, il giorno che ci fa contemplare le cose nella loro particolarità e la notte con il cielo stellato che ci dà il senso dell'infinito».

«Sorgere e tramontare, cominciare e finire, come l'alternarsi delle stagioni sono una "metafora" della vita umana. La nascita: il sorgere di una nuova vita. Quando San Tommaso, nell'undicesimo canto del Paradiso, tesse l'elogio di San Francesco, dice: "nacque al mondo un sole". Ogni nascita è come il sorgere di un nuovo sole. L'adolescenza è la primavera della vita, l'estate rappresenta la maturità, o il sole a metà del percorso. Poi il sole comincia a declinare e l'uomo avanza negli anni. Come l'autunno è bello ma pieno di nostalgia, così l'uomo vede accorciarsi i suoi sogni, vive di ricordi e rimpiange i giorni della sua gioventù che non torna più».

«Alla fine del giorno il sole se ne va, ma il tramonto, con la sua molteplicità dei suoi colori, è bello come l'aurora. Ci consola la certezza che il sole ritornerà, come in inverno ci consoliamo aspettando il ritorno della primavera, che è la rinascita della Natura. Anche per la nostra vita arriva il momento della tramonto. Si rinnoverà o è la fine? La nostra scienza e la nostra filosofia si fermano davanti al sepolcro. Ci sarà un "oltre"? Le religioni ci offrono questa speranza, che noi chiamiamo "speranza cristiana" fondata sulle parole di Cristo: "Chi crede in me, non morirà in eterno". Qui non c'è da ragionare, ma fidarsi o meno. Ogni decisione è una libera scelta, che dobbiamo rispettare, io leggo Margherita Hack ma credo – conclude Orlandino Greco - che la magnificenza dell’Universo sia frutto di una mano divina».