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Lo scontro in atto tra il presidente Oliverio e il commissario Scura rischia di minare l’autorevolezza delle Istituzioni”.
E’ quanto sostiene il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò.
“Accuse malcelate ed illazioni, ai limiti della denuncia penale, attestano che la frattura è ormai insanabile, aggravando un quadro politico già vacillante, con una Giunta regionale priva di rappresentanze democraticamente elette ed un Consiglio sostanzialmente esautorato delle sue prerogative istituzionali” – afferma il capogruppo.
“L’attuale maggioranza di centrosinistra, spaccata al suo interno da correnti litigiose e contrapposte, si sta dimostrando inadeguata ad assolvere al mandato elettorale, confermando di rimanere ferma alla sola politica degli annunci”.
“La sanità, poi – prosegue Nicolò – sta diventando il terreno privilegiato dello scontro politico, degenerato nelle gravissime accuse lanciate da Oliverio rispetto a presunte logiche clientelari adottate da Scura nei criteri di assegnazione dei budget alle strutture private accreditate. Secondo il presidente della Giunta, il decreto 80 favorirebbe alcune strutture ben individuate a discapito di altre, profilando addirittura un’ipotesi di reato. Tanto da indurre l’Aiop a presentare istanza di accesso agli atti rispetto ad una procedura che ha estromesso completamente le Asp dalla fase di negoziazione nonché relativamente ai criteri utilizzati che risultano palesemente deboli. Cliniche ed Aiop sono pronte al ricorso e lo scenario magmatico che si profila preclude la possibilità di rimettere in piedi un sistema sanitario qualificato”.
“Senza entrare nel merito della questione, la cui risoluzione spetta ai soggetti titolati per competenza, resta tutta aperta la gravità di una situazione ai limiti del surreale e che oltraggia l’immagine di una regione che in passato aveva cercato di recuperare terreno sopportando enormi sacrifici. Le scelte impopolari ma rispondenti a logiche di qualità adottate nella pur breve legislatura precedente – grazie a cui è stata conseguita la riduzione in un biennio del debito sanitario da 280 milioni a 30 – rischiano – conclude Alessandro Nicolò – di essere vanificate dal conflitto scellerato tra Oliverio e Scura, con buona pace di Renzi e dell’intero Governo ‘amico’”.