L'associazione ambientalista replica all'amministratore dopo che quest'ultimo riferendosi al report sui Comuni ricicloni aveva parlato di «disinformazione». Un aggiornamento dei numeri porta la percentuale della raccolta dal 18 al 39%
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«In seguito alle dichiarazioni rese in una nota diramata alla stampa dal vicesindaco del Comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, con delega all'Ambiente, si precisa che i dati presentati da Legambiente, nell'ambito della sesta edizione dell’Ecoforum rifiuti, contenuti nel dossier “Comuni ricicloni”, sono basati sul report 2023 dell'Arpacal (dati 2022), consultabile sul sito della stessa Arpacal e trasmessi direttamente dall'Agenzia all'Associazione in seguito ad apposita richiesta». Legambiente Calabria risponde così al vicesindaco di Reggio Calabria che dopo la pubblicazione dei dati sui "Comuni ricicloni" aveva protestato parlando di «disinformazione» e affermando che nella sua città la raccolta differenziata fosse in crescita.
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«I dati - dice oggi Legambiente - , riferiti all'anno 2022, sono stati poi oggetto di un recentissimo aggiornamento, successivo alla redazione del dossier. Di tale circostanza l'Associazione ambientalista ne ha dato atto nella nota stampa inviata ieri al termine dell’Ecoforum, specificando che nei prossimi giorni saranno analizzati i dati che Arpacal ha aggiornato da qualche giorno e saranno aggiornati i dati sul Report (consultabile sul sito www.ricicloni.it, nella sezione "edizioni regionali"). Nella nostra nota stampa, infatti, Legambiente ha rilevato come la raccolta della città di Reggio Calabria fosse pari ad appena il 18,1%, in discesa rispetto all'anno precedente, specificando che si trattava dei "dati Arpacal sinora analizzati". È evidente, dunque, che Legambiente ha utilizzato e diffuso i dati ricevuti direttamente da Arpacal in un tempo antecedente alla redazione del dossier “Comuni ricicloni”».
E ancora: «Vi è da dire, però, che effettivamente nel recente aggiornamento Arpacal, effettuato sempre sui dati 2022, la percentuale di raccolta differenziata di Reggio Calabria passa dal 18,1 al 39,41%, così come cambiano le percentuali di altri Comuni. Tutti i dati saranno naturalmente aggiornati per come già anticipato. Siamo quindi lieti che dall’aggiornamento dei dati da parte di Arpacal il Comune di Reggio Calabria raggiunga performance migliori e che le politiche messe in campo abbiano portato ad un trend positivo, nonostante le difficoltà che hanno interessato in più fasi soprattutto i conferimenti e le numerose emergenze. Certamente il dato positivo, che incoraggia a proseguire l’amministrazione e l’assessore Brunetti su questa strada, resta ancora tra i più bassi dell'intera regione, che nel complesso continua a non raggiungere il 65% di raccolta differenziata, che costituiva l'obiettivo temporale del 2012, e gli obiettivi, sempre più sfidanti, fissati dalla normativa comunitaria (direttiva UE 2018/851)».
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«La Calabria attualmente - conclude l'associazione ambientalista - resta sempre in fondo alla classifica nazionale, terz’ultima prima della Sicilia e del Lazio. Con la città di Reggio Calabria siamo sempre disponibili ad un confronto e ad una collaborazione sulle problematiche esistenti nel ciclo di gestione dei rifiuti e sulla loro risoluzione. Invitiamo, sin da ora, il Comune di Reggio Calabria ad un incontro-confronto sul modello di economia circolare da realizzare su cui costruire un nuovo paradigma di sostenibilità ed innovazione e competitività in cui anche i rifiuti si trasformano da problema in risorsa creando anche opportunità occupazionali».