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Il racket estorsivo in città e le intimidazioni non sono venute meno ed a Lamezia in meno di un anno si contano tre gravi danni ad altrettanti esercizi commerciali,ristorante la Perla nera,farmacia Feroleto e ultima in ordine di tempo, Fonte Gaia. Una strategia del terrore dunque messa in atto dalla criminalità organizzata che non si è mai fermata a quanto sembra,nonostante le importanti operazioni antimafia che hanno assestato colpi pesanti alle famiglie ndranghetiste. Un dato questo che certamente non è sfuggito agli inquirenti e che deve tenere alta la guardia in città,tanto da non dover commettere l’errore di ritenere episodica una simile sequenza di attentati ma farla rientrare nell’alveo della sistematica quanto razionale recrudescenza estorsiva criminale. Al di la dei soliti comunicati stampa di esponenti politici e partiti, che esprimono solidarietà per questi vili attentati,si deve dimostrare con l’impegno proficuo, e non vacuo, da parte della classe dirigente,che specie quella locale,deve rimanere attaccata a quella sorta di circolo virtuoso attraverso una richiesta da parte di chi occupa ruoli istituzionali,al Prefetto ed agli organi competenti,al fine di mettere in campo nuove strategie di sicurezza per arginare questi ed altri episodi criminali. Da anni noi di Forza Nuova per fronteggiare simili situazioni di allarme sociale,richiediamo l’intervento e l’impiego dell’Esercito,dal momento che le sole forze dell’ordine,non riescono ad avere un controllo capillare di tutta la città,specie nelle ore notturne,questo per via delle gravi deficienze organiche ed economiche a cui sono soggette. Invito il sindaco Paolo Mascaro ad essere sempre più deciso nel richiedere al Prefetto di Catanzaro Maria Luisa Latella,l’ausilio in città dei nostri militari nel più breve tempo possibile ,non solo per affrontare l’altro spinoso e delicato intervento per il campo rom di Scordovillo,ma anche per fronteggiare questi episodi di matrice chiaramente estorvisa e delinquenziale, che gettano nel terrore i cittadini e gli stessi operatori commerciali, i quali sono i primi ad avvertire un certo distacco da parte delle istituzioni politiche.