Dopo il ritorno in serie A dei pitagorici, il consigliere regionale evidenzia la necessità di realizzare un tracciato alternativo alla statale 106
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«Il Governo e il Parlamento ripartano con investimenti strategici nel Mezzogiorno per la mobilità e i collegamenti. Il momento, dopo l'ok dell'Europa al 'Recovery Fund', per l'Italia è favorevole, ma per promuovere sviluppo è necessario finalizzare le risorse, soprattutto al Sud, su infrastrutture e trasporti, la chiave di volta per avviare dinamiche strutturali di crescita». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro secondo cui «tra i progetti a cui dare priorità spicca senz'altro, come ha segnalato l'altro giorno l'assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo al vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti Giancarlo Cancellieri, 'la strada di collegamento a quattro corsie Catanzaro-Crotone. Ossia la variante di collegamento tra le aree delle due province rispetto all'attuale tracciato della Strada Statale 106».
Evidenzia il consigliere regionale: «La serie A per il Crotone calcio sia anche da monito per la politica perché sia realizzato un tracciato lungo 48 chilometri che si pone come alternativa a quello della statale 106 per il traffico di lunga percorrenza veloce e pesante, lasciando all'attuale infrastruttura costiera i flussi più locali, turistici, leggeri ed agricoli. Il nuovo percorso consentirebbe il collegamento fra Catanzaro e Crotone in 30 minuti ed una maggiore interconnessione con le altre infrastrutture strategiche portuali, ferroviarie ed aeroportuali. Una scelta che coniuga le istanze economico-produttive d'interconnessione dei comuni più interni, dando impulso allo sviluppo economico e sociale, e la vocazione turistica di un territorio che ha grandi potenzialità da esprimere».
Pitaro auspica, inoltre, «che Giunta e Consiglio regionali, i Comuni e le istanze più rappresentative dei territori, uniscano le forze e sollecitino il Governo ad accelerare l'iter di progettazione della variante, anche alla luce della delibera del Cipe n. 36, nonché di procedere alla messa in sicurezza delle reti già esistenti a partire dai punti critici della statale 106. Il momento favorevole impone di conseguire questo obiettivo che potrà mutare in senso positivo il futuro di questa parte dell'area centrale con benefici per tutta la Calabria. Nella scorsa legislatura la Regione ha tolto dal cono d'ombra la zona ionica (benché si registrino ritardi nella modernizzazione del sistema ferroviario) e lo stesso progetto Simeri-Crotone. Adesso, però, c'è bisogno di fatti non più di parole. Bisogna consolidare l'impegno e dargli continuità».