«Che questo 2 Giugno sia davvero il momento divisorio tra la profonda emergenza che ha vissuto l’Italia negli ultimi mesi e la rinascita. Che parta da oggi, nel giorno in cui celebriamo i 74 anni della nostra Repubblica, una nuova fase di programmazione economica e di rilancio strutturale, che parta proprio dal Sud. Da quell’area della nazione che ancora oggi, dopo più di un secolo e mezzo dall’Unità d’Italia, continua a camminare con una marcia ridotta rispetto al resto del Paese. Questa è l’occasione giusta per pianificare una graduale e definitiva uscita dalla crisi, per garantire lavoro, per creare grandi opere e per affrontare e risolvere la grande questione Meridionale. Bene ha fatto la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, a rifocalizzare l’attenzione su un’opera epocale come quella della realizzazione del Ponte sullo Stretto: un’opera che potrebbe trasformarsi nel simbolo della rinascita del Sud e che, oggi, contribuirebbe a ridare speranza a tante famiglie calabresi che sono ridotte alla fame».

È quanto ha detto il sindaco di Crosia, Antonio Russo, nel messaggio di auguri alla cittadinanza in occasione della festa della Repubblica.

 

«Quella di quest’anno – aggiunge il Primo cittadino – è una ricorrenza non come le altre: nessuna festa, nessuna parata, dove i colori e la sontuosità della cerimonia solenne, però, hanno lasciato spazio alla riflessione. L’emergenza pandemica che ha coinvolto il mondo sta trascinando il nostro Paese verso un nuovo periodo di crisi generale che coinvolge tutti e dalla quale bisognerà uscirne attraverso una via obbligata, che è quella delle riforme infrastrutturali. Spesso abbiamo sentito dire “se riparte il Sud, riparte l’Italia”. Finora queste parole si sono fermate solo ad uno slogan ma ora possono davvero avere un senso. La maggior parte delle grandi opere per mettere al pari il Paese con il resto d’Europa mancano proprio nel Meridione. È da qui che si può ripartire per creare nuovi servizi e nuova occupazione. Penso ai profondi gap della Calabria e soprattutto della Calabria orientale dove mancano strade, dove non ci sono ferrovie moderne, dove non c’è presenza di presidi di sviluppo. Ecco, questa sarebbe l’occasione ideale per realizzarli creando occupazione e mettendo in circolo nuova economia. Il Governo e la Unione europea saranno chiamati ad investire denaro. Che lo si faccia qui. Quale migliore occasione. A partire dal Ponte sullo Stretto, come auspicava proprio ieri e non a caso la presidente Santelli. Un’opera che potrebbe rappresentare un simbolo di rinascita ma che potrebbe aprire le porte ad una nuova campagna di altri e nuovi investimenti che portino al completamento della Statale 106 da Sibari–Crotone, per chiudere l’anello viario con la A2 a Catanzaro e all’ammodernamento della rete ferrovia anche sulla dorsale est».

 

«Ma bisognerà investire anche sui servizi sanitari e sulle misure strategiche di sviluppo – conclude Russo - soprattutto nella Sibaritide. L’emergenza coronavirus ci ha lanciati un monito ad investire di più e meglio nella rete ospedaliera. Sappiamo tutti che se avessimo avuto un’incidenza infettiva come quella che c’è stata al Nord, qui avremmo rischiato l’ecatombe. Ecco perché non possiamo più fare finta di niente. Gli ospedali sono una priorità e allo stesso tempo una sfida. Che dobbiamo vincere».