I lavori relativi alla realizzazione della strada statale 106 ionica, tra Sibari e Roseto Capo Spulico (Megalotto 3) procedono ma ancora diversi agricoltori non hanno ricevuto la corresponsione degli indennizzi relativi ai terreni che sono stati espropriati perché destinati alla realizzazione dell’infrastruttura viaria.

«Questo – dichiara Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria – non può assolutamente essere considerato un ritardo fisiologico ma sta ledendo oltre misura i diritti dei proprietari delle aree e quindi occorre rimuovere gli ostacoli e accelerare i pagamenti dovuti e concordati».

«Come Coldiretti – prosegue -  denunciamo questo stato di cose ma ci rendiamo disponibili per un incontro con la società che sta realizzando l’opera per addivenire ad un accordo che definisca con impegni chiari e inequivocabili i tempi di erogazione per evitare che si verifichino ulteriori ritardi ed inadempienze».

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«La Coldiretti infatti ritiene che bisogna assicurare una più celere gestione dei pagamenti anche perché un’altra problematica  si rincorre: gli agricoltori – rilancia Aceto – stanno subendo oltre al danno la beffa di vedere, quasi impotenti, danneggiate le colture degli appezzamenti non interessati all’esproprio a causa di polvere e detriti causati dai lavori in corso che rendono di fatto non commerciabili i frutti e in genere le produzioni agricole con danni che possono rimanere per anni privando quindi le aziende del reddito. Anche su questo – insiste Aceto  - è necessario fare chiarezza e non escludiamo che gli agricoltori possano fare richiesta di risarcimento danni».