In merito al Decreto semplificazioni, interviene il presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano: «Per quanto riguarda la Calabria – afferma - ci sembra che il Governo abbia varato una misura poco efficace e soprattutto priva di concretezza. Non sarebbe stato più opportuno e concreto inserire nel decreto la velocizzazione dell’iter di realizzazione dei cinque nuovi ospedali calabresi considerato il deficit di servizi sanitari della nostra regione?».

 

«Sono tre – ricorda Graziano - le opere strategiche inserite nel Dl Semplificazioni la cui rapida realizzazione, a parere dell’esecutivo centrale, sarebbe vitale per la nostra regione. Sicuramente tutto quanto è infrastrutturazione e opere pubbliche in Calabria è prioritario, però sembra davvero che il decreto non vada oltre gli annunci. Perché i “lavori rapidi” auspicati dal governo riguardano una non meglio specificata “viabilità di adduzione” sugli svincoli autostradali di Cosenza Nord e Cosenza Sud di cui nemmeno l’Anas ne sa più di tanto (tant’è vero che questi lavori non risultano da nessuna parte). Poi c’è il collegamento ferroviario di “ultimo miglio” tra la stazione e l’aeroporto di Lamezia terme, la cui opera – per come denunciato dell’europarlamentare 5 stelle, Laura Ferrara – sarebbe a rischio. E, infine, c’è il terzo megalotto della Statale 106 Sibari-Roseto. Viene da chiedersi: a che è servita la cerimonia di inizio opera lo scorso maggio nella sibaritide, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, se oggi serve un decreto per velocizzare i cantieri? Ma soprattutto il contratto d’appalto dei 38km di nuova superstrada non prevede già che l’opera debba essere consegnata entro 7 anni con la clausola delle penali?» 

 

Insomma – precisa il capogruppo Udc- un decreto dove ci sono poche cose concrete: «Ad esempio, perché non sono state inserite le opere annunciate dal premier Giuseppe Conte appena due settimane fa, con tanto di copertura finanziaria, per la realizzazione del corridoio ferroviario veloce Brindisi-Sibari-Cosenza o, ancora, l’ammodernamento della dorsale stradale ionica nell’intero tratto tra Sibari e Reggio Calabria?». 

 

«Forse – aggiunge Graziano – sarebbe stato opportuno ascoltare le istanze della Regione Calabria, inserendo nel decreto semplificazioni opere come i nuovi ospedali calabresi così da snellire tutte le procedure burocratiche e dare finalmente concretezza a progetti, già finanziati, e che questa regione si trascina dietro da ormai 13 anni. Non solo sarebbe stata fatta una cosa utile alla comunità calabrese ma avremmo avuto la certezza che i nuovi presidi sanitari si sarebbero realizzati anche grazie al Governo. Sarebbe stato un atto consequenziale dal momento che, in quanto a diritto alla salute, lo Stato, attraverso il decreto Calabria, è intervenuto direttamente mettendo in piedi nella nostra regione una nuova struttura finalizzata a commissariare tutta la filiera manageriale della sanità, proprio allo scopo di creare più efficienza. Funziona così da oltre un anno ma non ci sembra che i guai della sanità siano stati mitigati. Anzi. Vuol dire che anche in questo caso faremo da soli e in tempi rapidi perché sugli ospedali – conclude - la Regione oggi si gioca la partita più importante della legislatura».

 

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