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'Con queste dure parole la deputata del Movimento 5 stelle Federica Dieni denuncia il comportamento poco chiaro del Governatore e della maggioranza sul provvedimento di riforma dell'ordinamento scolastico.
Continua la parlamentare: "Con la discussione sui fondi europei si è messo da parte un altro fatto che è stato consumato ieri ai margini del Consiglio Regionale e che fa comprendere la profonda ipocrisia di un esecutivo che preferisce un comportamento pilatesco alla chiarezza nei confronti dei cittadini. Assieme ad un gruppo di insegnanti e ad altra gente comune stavamo manifestando a supporto di una mozione, nata da una petizione popolare, per promuovere l'impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale da parte della Regione Calabria della legge nota come Buona Scuola. Un tentativo per salvare il mondo dell'istruzione da una deriva centralista sui presidi e sulla cancellazione del libero insegnamento. La mozione risultava calendarizzata, in tempo per evitare la scadenza dei termini prevista per il 12 settembre. La Giunta non ha ovviamente fatto capire in modo chiaro ai manifestanti la sua posizione a riguardo, neppure a seguito dell'incontro con il Capo di Gabinetto, mandato per evitare il confronto diretto col Governatore. Ciò che è certo, tuttavia, è che, su impulso della Giunta la discussione sulla mozione in Consiglio Regionale è stato rinviato quando non sarà più possibile impugnare il provvedimento."
"Non credo che servano spiegazioni o commenti su questo modo di fare" conclude la parlamentare. "Ovviamente è più semplice insabbiare la discussione che dire chiaramente un no chiaro. Meglio cercare di non scontentare nessuno e poi aprire desolati le braccia. Ciò che vorrei che fosse chiaro a tutti i calabresi, tuttavia, specialmente agli insegnanti e alle famiglie, è che questi sono i nostri rappresentanti in Regione. La Giunta ovviamente è ancora in tempo per impugnare la legge sulla Buona Scuola e può farlo indipendentemente dalla discussione in Consiglio. Sono pronta a scommettere che questo non accadrà. Ciò che però è ancor più intollerabile è che nessuno avrà il coraggio di dircelo chiaramente. Oliverio, ancora una volta, farà il pesce in barile. D'altra parte ciò che è chiaro è che manca la volontà politica per un atto di responsabilità che porti ad osteggiare una legge ingiusta. Tuttavia non posso dire che mi aspettavo altro da Oliverio: è' molto più facile obbedire a Renzi e ai propri comodi che fare il bene dei cittadini."