Per porre fine ad alcune gravi problematiche presenti nella sanità calabrese, una delegazione della Cisal Funzione Pubblica ha incontrato Massimo Scura, commissario responsabile della sanità in Calabria.

All’incontro, svoltosi in un clima cordiale, hanno preso parte, per la Cisal-fpc, Renato Barone, coordinatore nazionale del dipartimento medici; Edualdo Posca, segretario regionale del dipartimento sanità con Luca Crudo, segretario aziendale e Fabio Schiavone, segretario regionale Calabria funzione pubblica.

"Al commissario Scura - si legge in una nota della Cisal - i dirigenti sindacali hanno rappresentato tutta una serie di problemi legati al piano di riordino, tra cui la necessità di attrezzare e modernizzare gli ospedali filtro ben integrati con la medicina del territorio, rispetto alle eccellenze sanitarie che mancano e che incidono sul bilancio, ma non solo, ovviamente.

I sindacalisti hanno evidenziato al dr. Scura come, a loro parere, il principale dato negativo (segno rosso per oltre 250 milioni di euro) nel bilancio calabrese sia relativo ai costi che la sanità regionale sostiene per i pazienti che sono costretti a migrare fuori regione.

A questi bisogna poi aggiungere le spese che le famiglie sostengono per accompagnare i propri parenti bisognosi di cure importanti.

Se è vero, com’è vero, che ci sono stati in passato in passato e ci sono tutt’oggi degli sprechi e delle spese in alcune voci sproporzionate, dovuti anche a dei mancati controlli – hanno proseguito gli esponenti Cisal – ciò non significa (guai a pensarlo!) che non vi sia la possibilità di ripresa.

Per invertire il trend e– hanno chiosato Barone e colleghi – è auspicabile una riorganizzazione e ristrutturazione dell’intero settore, a cui abbinare al più presto lo sblocco del turnover (oramai bloccato da troppo tempo) per immettere nel circuito professionale sanitario nuova linfa; giovani qualificati e motivati professionisti.

A tal proposito Luca Crudo ha posto l’accento sulla questione riguardante lo scorrimento delle graduatorie ancora vigenti in Calabria. Il riferimento è a quegli Infermieri vincitori di concorso Ospedale Pugliese Ciaccio del 2009 che ancora attendono, dopo tanti anni e continue sofferenze, un loro diritto. Il dr. Scura, a tal proposito, ha comunque fornito rassicurazioni (ai lavoratori presenti all'esterno di Palazzo Alemanni) affermando che, entro fine anno, la graduatoria scorrerà.

Edualdo Posca, nel corso del suo intervento, ha inoltre ricordato al manager l’esistenza dei problemi riguardanti gli autisti soccorritori del 118 dell'Asp Catanzaro.

Tanti e complessi i problemi evidenziati, quindi, dai suindicati sindacalisti. Per risolvere i quali, per Barone, Posca e colleghi, non bastano certamente solo tagli generici e spesso dannosi; o almeno non solo questi!

Per favorire una reale ripresa del settore, cercando di frenare questa emorragia di pazienti e di validi professionisti verso altre regioni è necessario l’istituzione di settori di eccellenza quali ad esempio la cardiochirurgia, la chirurgia toracica, la neurochirurgia, la medicina oncologica, tanto per citarne alcuni.

Solo se tutti gli attori del settore, soggetti pubblici e privati coinvolti, università in primis, avranno il coraggio di osare in tal senso, si potrà uscire da queste sabbie mobili o buco nero in cui sembra essere finita da tanto tempo la sanità calabrese.

Certo – hanno proseguito ancora Posca e gli altri – non potranno esistere strutture complesse formate da una stanza con due soli letti e due sanitari.

È giunta l’ora di dare un taglio netto al “brutto” passato per dare ai cittadini, potenziali clienti-pazienti, servizi di buon livello e tutelare al tempo stesso il posto di lavoro degli addetti al settore.

È necessario migliore altresì tutto quello che oggi di buono c’è, per non correre il rischio di buttare il bambino insieme all’acqua sporca, in frettolose operazioni di tagli lineari e cambiamenti di facciata.

A conclusione del proficuo incontro, Barone, Posca, Crudo e Schiavone hanno ringraziato il commissario Scura per la disponibilità e cordialità dimostrata nel corso dell’incontro svoltosi in un clima sereno e disteso, auspicando un suo concreto e solerte impegno che possa condurre al più presto ad una soluzione di molte (se non proprio tutte), delle problematiche rappresentate.

I dirigenti sindacali hanno ribadito la disponibilità al dialogo ed alla collaborazione della Cisal, confermando allo stesso tempo un certo scetticismo nel sistema, che spesso si trincera dietro alla burocrazia ed al piano di rientro sanitario cui la Calabria è vincolata, e la propria intenzione a vigilare a che quanto di poco chiaro esistente ed i problemi esposti, vengano effettivamente risolti nel minor tempo possibile, eventualmente lieti di dover constatare – insieme al commissario - che i fatti avranno smentito il loro dubbio".