Il deputato dem: «Subire l’usura per pagare cure mediche o per acquisire risorse per mantenere attività economiche in crisi, è veramente il segno di una società sbriciolata»
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«L’azione contro gli usurai di Guardavalle e di Isola Capo Rizzuto, portata a compimento oggi dalla Procura di Catanzaro, impone a tutti noi di non limitarsi alle solite parole di plauso per gli inquirenti, spesso retoriche, ma pure doverose e mai sufficienti; piuttosto, richiede di ragionare sulle parole che il procuratore Nicola Gratteri sta ripetendo dall’inizio dell’emergenza: la sofferenza personale, il disagio professionale, la fragilità economica costituiscono terreno fertile e occasione propizia per l’azione della criminalità organizzata». Lo riferisce in una nota stampa, Antonio Viscomi, deputato Pd.
«Subire l’usura – aggiunge - per pagare cure mediche, come nel caso di oggi, o per acquisire risorse per mantenere attività economiche in crisi, è veramente il segno di una società sbriciolata. E non sono certo notizie riservate quelle che segnalano un’interesse della criminalità organizzata ad entrare nei circuiti economici mediante l’acquisizione a basso costo di attività economiche di vario genere. Di fronte a queste situazioni, ritengo che nessuno possa sentirsi assolto, la politica come l’intera classe dirigente del paese».
«Fare le norme – aggiunge Viscomi - non è sufficiente. È necessario che gli strumenti congegnati per ridare ossigeno alle persone e alle imprese siano immediatamente operativi. Frenare, rallentare, ostacolare l’erogazione di liquidità o l’effettività dei provvedimenti di sostegno al reddito, come stiamo osservando in questi giorni, sono comportamenti opportunistici non solo deplorevoli, ma pericolosi perché mettono a rischio la coesione sociale e aprono la strada alle infiltrazioni criminali».