«Le operazioni giudiziarie Rinascita Scott, Demetra e Provvidenza Bis ed altre ancora, condotte dalla magistratura calabrese devono essere sostenute non solo dalla società civile ma concretamente anche da parte delle istituzioni e dal Governo». Lo ha dichiarato Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria.

 

«È necessario che tutta la deputazione parlamentare calabrese  - aggiunge il sindacalista - chieda con forza una iniziativa della commissione parlamentare antimafia per interventi immediati del Governo a sostegno della magistratura calabrese e delle forze dell’ordine, con implementazione di organici e strutture. Così come necessarie sono le misure a sostegno e difesa delle imprese sane e del lavoro della Calabria che rischiano di essere assoggettate e scalate dalla ndrangheta. Dagli atti delle indagini emerge uno spaccato inquietante, un clima pesante, così come inqueitanti sono gli ultimi fatti di sangue avvenuti in Calabria».

 

«Da anni denunciamo in Calabria il rischio che il lavoro e l’economia - sottolinea Sposato - interi pezzi di mercato vengano regolati e disciplinati dalla ndrangheta. Il fenomeno del caporalato, del lavoro sommerso, dello sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori non avviene solo in agricoltura, ma in tutti i settori e comparti dell’economia calabrese. Servono azioni immediate a sostegno di lavoratori e delle imprese sane che rischiano, dopo il Covid-19 di essere divorate dalla ndrangheta. È necessario contro la ndragheta una inziativa collettiva parlamentare, per questo chiediamo un intervento immediato del Presidente della Commissione antimafia Nicola Morra e di tutti i parlamentari calabresi per misure a sostegno della magistratura. È anomalo che in Calabria ad oggi non ci siano le condizioni per celebrare il processo Rinascita Scott che molto probabilmente si farà altrove perchè manca un’aula bunker idonea».

 

«Chiediamo alla presidente della Regione Calabria Jole Santelli agli assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso - conclude il segretario della Cgil - la convocazione di un confronto alla presenza delle Prefetture e della Commissione parlamentare antimafia per immediate misure contro lo sfruttamento sul lavoro, per il collocamento, il trasporto pubblico e l’emergenza abitativa dei lavoratori, per la piena applicazione della legge 199 contro il caporalato. È necessaria la convocazione straordinaria del Consiglio regionale della Calabria aperto, sui temi dell’economia e del Lavoro. In questo momento, in Calabria, serve una azione unitaria e collettiva contro le mafie».