Il cambiamento annunciato ormai da diversi giorni sta per interessare la Calabria. Dopo giornate pienamente estive ritornerà dunque l’inverno con piogge, nevicate sui monti e forti venti. La Protezione Civile ha diramato l'allerta gialla su quattro regioni: Calabria, Basilicata, Molise e Puglia e su parte di Emilia Romagna e Campania.

Da mercoledì temperature invernali

L’aria polare marittima di origine fredda sta per scivolare sulle regioni meridionali raggiungendo, a partire dalla serata/nottata odierna, anche la nostra regione. L’ingresso di tale aria fredda provocherà un brusco calo delle temperature su tutta la Calabria: il termometro subirà un calo di circa 12-13°C con temperature che si manterranno al di sotto delle medie stagionali. Basti pensare che durante la settimana le temperature massime non dovrebbero superare i 17-18°C lungo le coste e addirittura localmente non si raggiungeranno nemmeno i 13-14°C, mentre durante le ore notturne saranno possibili locali gelate specie nelle aree interne.

Forti venti di burrasca, piogge sparse e nevicate

Con l’arrivo della aria polare con annessa perturbazione avremo però anche un forte rinforzo dei venti dai quadranti occidentali. Sono previste infatti raffiche di vento localmente forti soprattutto lungo le aree joniche catanzaresi, reggine e cosentine e relativi crinali dei monti con raffiche che potranno raggiungere o superare i 100 km/h. Meno intenso sarà invece lungo le coste tirreniche con raffiche che raggiungeranno i 50-60 km/h con conseguente aumento del moto ondoso marino sulle coste esposte.

La perturbazione annessa apporterà anche un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche soprattutto sul comparto tirrenico con piogge e locali temporali in particolare sul Cosentino e Catanzarese. Non sono da escludere locali sconfinamenti sulle relative aree interne e anche lungo i settori jonici specie catanzaresi e cosentini.

Poi, dalla giornata di giovedì, ulteriore aria fredda irromperà sulla Calabria apportando un ulteriore calo delle temperature e il ritorno della neve sui principali monti della Sila e del Pollino, con imbiancate che saranno possibili a partire dai 1400-1500 m di quota.