L’anticiclone sembra non mollare la presa e le temperature sulla nostra regione sono veramente roventi. In alcune aree infatti durante le ore più calde il termometro raggiunge picchi fino ai 38-40°C, mentre nelle aree in cui le temperature registrate sono minori, subentra l’afa con umidità alle stelle e disagio termico. Oltre alle ore diurne però il caldo si fa sentire anche e soprattutto nelle ore notturne. Negli ultimi anni sulla Calabria ma in generale sull’intera Penisola stanno aumentando sempre di più le cosiddette notti tropicali. Ma cosa sono realmente?

Notti tropicali: cosa sono

Nel linguaggio più comune per notte tropicale si intende una notte semplicemente molto calda; in ambito meteorologico invece, la notte tropicale si ha quando la temperatura minima della giornata è al di sopra dei 20°C e, considerando che il valore minimo si raggiunge intorno all’alba, questo significa che durante la notte il caldo può essere molto intenso rendendo difficile il sonno. Un esempio lampante lo abbiamo in questi giorni: su gran parte della regione e in particolare lungo le coste dove il termometro sta rilevando temperature minime addirittura di oltre 25°C e questo fa pensare ad un disagio corporeo termico molto elevato.

Cause delle notti tropicali

Una delle cause più note per la formazione di una notte tropicale è soprattutto l’isola di calore: in città soprattutto quelle con edifici molto alti si formano delle isole di calore che assorbono il calore di giorno tramite anche la cementazione e impiegano molto tempo per liberarsene durante la notte: così il calore rimane “in trappola” espandendosi nell’aria. Un’altra causa più nota è l’aumento della temperatura del mare, che ha anche un effetto termoregolatore: accumula calore di giorno per rilasciarlo di notte, quando le temperature si abbassano e infatti tutte le città più penalizzate si trovano vicino al mare.