Fragili aghi o scaglie di ghiaccio che si formano in notti particolarmente fredde e serene. Il fenomeno sta interessando le aree più elevate della Sila
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In questi primi giorni di marzo le condizioni meteorologiche sono caratterizzate da tempo prettamente variabile su gran parte della Regione con cieli localmente nuvolosi con sprazzi di sole, nebbie nelle aree interne e temperature fredde e al di sotto degli 0°C nelle aree montuose. Proprio qui un curioso fenomeno sta interessando le aree più elevate della Sila e vale a dire la “galaverna” che non è altro la formazione di scaglie di ghiaccio. Ma vediamo nel dettaglio.
Cos’è la Galaverna e come si forma
La galaverna è formata da fragili aghi o scaglie di ghiaccio e si forma in occasione di notti particolarmente fredde e serene oppure nella zona del limite superiore dello strato di nebbia o ai bordi dei banchi di nebbia. Indispensabili per la sua formazione sono la presenza di temperature negative, umidità elevata dell’aria e vento debole. I cristalli di ghiaccio che formano la galaverna si formano grazie alla solidificazione delle goccioline di acqua sopraffusa quando toccano un oggetto e in questo caso alberi o tetti delle case.
Nei prossimi giorni però questo fenomeno sarà difficilmente visibile in quanto l’anticiclone farà aumentare generalmente le temperature con valori che torneranno in media e localmente anche al di sopra specie da mercoledì.