Maggio si chiuderà nel segno dell'instabilità, soprattutto pomeridiana, non solo sui monti ma anche lungo le coste. Ma nei primi giorni del prossimo mese il trend non sembra cambiare
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Cicloni, alluvioni, temperature sotto media e primavera inesistente: ecco la sintesi di questo mese di maggio che potrà essere il candidato a uno dei mesi primaverili più anomali di sempre.
Anche in questi ultimi giorni del mese infatti, aria fredda in quota direttamente dai Balcani sta apportando instabilità pomeridiana localmente molto intensa non solo sui monti ma anche lungo le coste e il trend non sembra cambiare: continuerà infatti l'afflusso di aria fredda in quota anche nei primi giorni dall'inizio dell'estate meteorologica (che di consueto inizierà il 1° giugno) e durerà almeno fino al 4 giugno.
Ciò vorrà dire che dopo il ponte del 25 aprile e del 1 maggio, anche il ponte del 2 giugno è severamente a rischio piogge. Piogge che comunque non interesseranno l'intero arco giornaliero ma saranno relegate solo ed esclusivamente nelle ore pomeridiane ad iniziare dalle aree interne per poi espandersi lungo le aree limitrofe e zone costiere.
Anche le temperature non subiranno variazioni: sono previsti infatti valori prettamente in media con il periodo o leggermente al di sotto con temperature massime comprese tra i 23°C e i 25°C. Un possibile cambiamento, secondo le ultime emissioni dei modelli matematici, lo si potrà avere intorno al 6-7 giugno, con tempo più stabile e temperature in generale ma contenuto aumento. Ovviamente di questo ne riparleremo in quanto la distanza temporale è molto ampia e ad oggi la percentuale che ciò accada è davvero molto bassa.