Piero, 55enne di Catanzaro, ha inviato un curriculum a un hotel ed è partito per la city senza voltarsi indietro: «Qui credono nel valore delle persone e si fa carriera facilmente. Dell’Italia mi manca tutto ma non tornerei mai»
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È stato un gesto semplice come l’invio di un curriculum vitae – che in Calabria e in Italia, in genere, produce scarsi effetti – a cambiare radicalmente la vita di Piero, catanzarese di 55 anni. Gli ultimi 13 trascorsi a Londra, dove nel 2012 si è trasferito di punto in bianco e senza voltarsi più indietro dopo essere stato ricontatto da un hotel della City per sostenere un colloquio di lavoro. «Dopo due o tre giorni dall’invio del curriculum» racconta ancora meravigliato Piero.
La vita in Calabria
Dottore commercialista a Catanzaro, fino a quel giorno libero professionista ma poco gratificato dalle attività lavorative svolte in Calabria: «Per farmi pagare dovevo sempre rincorrere le persone, negli ultimi periodi avevo anche partecipato ad una selezione in un ente pubblico per un incarico di consulenza ma non sono stato assunto, sono stati favoriti altri partecipanti» specifica senza un filo di amarezza oggi Piero a cui, invece, l’Inghilterra ha inaspettatamente spalancato le porte.
L’arrivo a Londra
«Arrivato al colloquio di lavoro mi aspettavo di dover sostenere richieste di carattere tecnico e, invece, è stato tutto molto informale. Hanno valutato la mia attitudine al lavoro e, chiaramente, la conoscenza della lingua. Alla fine mi è stato detto che avrei iniziato il martedì successivo. Nel giro di una settimana mi sono trasferito a Londra - racconta ancora Piero – e senza particolari problemi con la burocrazia locale, qui è tutto più snello».
L’incontro con lo sceicco
Assunto nell’area finance dell’hotel, dopo sei mesi era già diventato supervisore: «Qui credono molto nel valore delle persone e si fa carriera facilmente». Poi un giorno la svolta. Ospiti in hotel per una serie di meeting un gruppo di arabi: «Al cameriere addetto al piano facevano richieste molto specifiche, per avere cibi e vini particolarmente pregiati durante le ore notturne. Vedendolo in difficoltà mi sono messo a disposizione per esaudire le richieste degli ospiti».
La svolta
Dopo circa una settimana Piero riceve una chiamata dello sceicco che aveva soggiornato in hotel con una proposta di lavoro: «”Vorresti venire a lavorare per me?” mi dice. Mi sembrava di essere in un film» ride mentre ci racconta l’episodio al telefono passeggiando per una mega proprietà, situata nella zona più lussuosa di Londra.
La mega-villa
Una villa dotata di 18 stanze, 14 bagni, una piscina interna, una palestra, un bagno turco e una sauna. «Ho accettato, e adesso gestisco a Londra le proprietà immobiliari di questo sceicco, occupandomi della manutenzione, di ogni questione burocratica o necessità quando la famiglia soggiorna in Inghilterra».
La dolce vita
Oggi conduce la sua “dolce vita” nella City londinese e nella sua terra d’origine, Catanzaro, ci torna solo d’estate. «Mi manca tutto dell’Italia e torno sempre volentieri. Mi mancano i “giardini”, Soverato e lo stadio» spiega ancora Piero. «Non ho mai pensato di ritornare però perché qui mi trovo bene. Londra è una città dalle mille opportunità. Hai la possibilità di trovare lavoro anche a 50, 60 anni, ci sono tante offerte di lavoro. Pagano puntualmente e uno stipendio ottimo, esiste un reddito di cittadinanza di 1.300 sterline per i disoccupati e un salario minimo di 11 sterline all’ora, poca burocrazia e funziona tutto. Ma soprattutto credono nel valore delle persone, nelle capacità e si fa carriera facilmente. In Calabria se si inizia come operaio, anche dopo trent’anni si rimane purtroppo sempre operaio».
Piero oggi è sposato: «L’ho conosciuta in un ristorante ed è originaria di Soverato». Ed ha una bambina: «Mi chiama daddy» scherza Piero.