Due fratelli, un mestiere antichissimo. Bruno e Andrea vivono a Serra San Bruno, nel Vibonese, e da anni lavorano nella panetteria di famiglia. Una vita di sacrifici e rinunce, mani e viso sempre impolverati di farina e segreti nascosti per produrre il pane utilizzando lievito madre e il forno a legna. La sveglia di Bruno e Andrea suona alle 2 del mattino. Mentre il paese dorme, si alzano per iniziare quella che è ormai per loro una routine giornaliera.

Bruno ha soli 34 anni e prima di fare il panettiere era un salumiere. Da sempre appassionato alla panificazione e dopo essersi sposato con Alessandra, nel 2016 ha deciso di affiancare il suocero Francesco Barillari proprietario di un antico forno. Purtroppo dopo appena un mese la morte improvvisa dell'uomo costringe Bruno a una scelta: ritornare a fare il salumiere o prendere le redini del forno e continuare a portare avanti il panificio.

L'amore per la panificazione e per l'attività di famiglia sono più forti, decide di continuare, inizia così a studiare e documentarsi. Sono mesi di studio, lavoro e tanto sacrificio ripagati oggi però dalla produzione di un ottimo pane che mantiene le sue iniziali caratteristiche anche dopo diversi giorni. Oltre al pane i fratelli producono pizze, biscotti, friselle, panini, ma soprattutto suo fratello Andrea è specializzato sulla famosa "pitta china serrese" una focaccia riempita con cipolla, acciughe, olive e fiore di sambuca.

Il sogno di Bruno? Ingrandire il suo laboratorio e introdurre altri macchinari che gli consentirebbero di produrre nuovi prodotti.