VIDEO | Un incrocio di tradizione, mito e spiritualità che attraversa i secoli nella capitale della Calabria grecanica. Come ogni anno la lavorazione ha già preso il via, in vista della Domenica delle Palme
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Nel cuore della Calabria grecanica, a Bova, si rinnova un rito che affonda le radici nei secoli e che ancora oggi rappresenta un patrimonio culturale e religioso di straordinaria importanza. Da questa mattina, come ogni anno, ha preso il via la lavorazione delle Palme di Bova, conosciute anche come Persefoni, che saranno protagoniste della solenne processione della Domenica delle Palme, segnando l’inizio della Settimana Santa e accompagnando la comunità nel cammino verso la Pasqua.
Un’antica tradizione tramandata di generazione in generazione, in cui gli abitanti del borgo si riuniscono per intrecciare con cura i rami di palma e ulivo, secondo tecniche codificate nel tempo. Non si tratta solo di un simbolo religioso, ma di un vero e proprio segno di identità collettiva, che lega profondamente il paese alle sue radici grecaniche.
L’arte dell’intreccio è da sempre affidata in gran parte alle donne del borgo, custodi di un sapere che va oltre la manualità e diventa narrazione viva. Ogni palma è unica, ogni intreccio racconta una storia antica, tramandata nei secoli come un legame indissolubile tra passato e presente. Il nome stesso, Persefoni, evoca il mito della dea greca, simbolo di passaggio e rinascita, un riferimento potente per una terra che conserva ancora oggi le tracce profonde della sua origine ellenica.
Terminate con cura e devozione, le palme intrecciate verranno benedette e distribuite ai fedeli, pronte per la processione della Domenica delle Palme. Un evento che coinvolge l’intera comunità, tra preghiera, raccoglimento e partecipazione, in un’atmosfera che fonde spiritualità e tradizione popolare. Le campane suonano a festa, il profumo dei rami freschi si diffonde nelle case, mentre il borgo si prepara alla Pasqua con un rito che va oltre la fede, diventando testimonianza viva di una cultura che resiste al tempo.
Bova continua così a custodire un’eredità millenaria, fatta di gesti, parole e simboli, che grazie alla dedizione della comunità non è solo memoria, ma anche identità da tramandare con orgoglio alle future generazioni.