«Mi chiamo Daniel Sokolov e sono nato in Bulgaria. All’età di 3 anni, mi sono trasferito in Italia con i miei genitori (anch'essi bulgari) stabilendoci qui in Calabria, dando inizio a una nuova vita».

Non è davvero il caso giudicare questo ragazzo di 17 anni, senza averlo prima conosciuto. Perché dietro alla sua passione per il bodybuilding, c’è tanta umiltà, tanta voglia di vincere la sua personalissima sfida contro i limiti, i confini e i condizionamenti. Sa benissimo i rischi che corre la sua generazione, ed è preoccupato per i tanti ragazzi che si perdono per strada. Ed ecco perché non si dedica solo alla sua passione, ma studia, si documenta, guarda alla sua generazione con attenzione e preoccupazione. Ascoltarlo è un piacere, perché fa ragionamenti importanti, ed è maturo ben oltre i suoi 17 anni.

Daniel è un ragazzo che vive e studia a Soverato. «La mia passione per il fitness è nata fin da giovane, quando ho iniziato a praticare attività fisica per migliorare la mia salute e il mio benessere. Così ho iniziato a 9 anni a praticare calcio con discreto successo, poi a 15, seguendo alcuni amici, mi sono iscritto in palestra. Nel tempo questa passione si è trasformata in un impegno costante».

Come sono stati i primi momenti?
«Fino a settembre 2024 mi sono allenato con pochi risultati, poi la scoperta della palestra attuale, la Flex Gym a Soverato dove ho avuto la fortuna di conoscere il mio attuale allenatore che mi ha fatto scoprire il bodybuilding più avanzato. Certo ho ancora 17 anni e questo lo teniamo in debita considerazione. Credo che il bodybuilding sia una disciplina che si fonda tra l’arte e l’istinto primordiale della forza».

Il tuo profilo Facebook è pieno di foto di te che ti alleni. Il tuo corpo sembra già molto ben allenato. Puoi dirci quali sono i tuoi obiettivi?
«Il mio obiettivo principale è scoprire dove posso spingermi in modo naturale, raggiungere i limiti ed essere fonte di ispirazione per i miei coetanei».

Ma non sarà narcisismo il tuo?
«Si, noi bodybuilder siamo attraversati da una fondamentale caratteristica, siamo narcisisti, questo non deve comunque far pensare che non siamo anche altruisti e attenti a ciò che accade intorno a noi».

In realtà non c’è solo l’allenamento in palestra.
«Attraverso l’allenamento costante e la disciplina verso un’alimentazione nutriente e costituita da alimenti semplici e poco raffinati cerco di migliorare ogni giorno il mio aspetto le prestazioni e la mia salute. Sono sotto la guida di Giovanni Sgrò e lo ringrazio sinceramente per il suo supporto e la sua dedizione nell’aver preso cura del mio programma di allenamento e alimentazione sana. La sua esperienza e il suo approccio mi ispirano quotidianamente a dare il massimo e a perseguire i miei sogni nel bodybuilding e nella vita sociale e scolastica».

Daniel, 17 anni, un giovane appassionato che vuole lasciare una traccia di passione verso il bodybuilding. Perché ti interessa questo?
«Il bodybuilding rappresenta per me un modo per esprimere la mia personalità, forse noi della generazione Z siamo cresciuti con il cellulare in mano e questo ci ha velocizzato l’accesso a modelli estetici visti sui manga ma anche atleti scolpiti su Instagram. Spesso i canoni estetici partono da influencer che spopolano sui media. Nessuno è indenne da questa overdose di estetica di cui ci nutriamo».

Ma la vita non può essere solo questo.
«Sono consapevole che nella vita ci sarà tanto altro, ma intanto sono felice di essermi appassionato a questa disciplina poiché mi ha permesso di realizzare alcuni obbiettivi di cui vado fiero».

Possiamo certamente dire che tu sei un ragazzo sano, pulito, ben preparato alla vita, nonostante i tuoi 17 anni.
«Guardando indietro vedo derive su vizi come alcol, azzardo, droga… Alcuni miei coetanei si sono persi, lo sport in questa terra di Calabria insieme alla cultura è l’unica ancora di salvezza per noi giovani».

In realtà la nostra società non è stata in grado di capire le nuove generazioni. Spesso in sofferenza, addirittura in pieno disagio.
«Gli adulti spesso non ci considerano e allora dobbiamo avere la forza di farci spazio da soli. Così il bodybuilding mi sta aiutando molto a capire che le cose se le immagini arrivano e soprattutto se lotti con desiderio arrivano ancora prima. Voglio dimostrare che anche i giovani possono raggiungere traguardi significativi e ispirare gli altri a seguire le proprie passioni».

In tuo post su Facebook affermi di avere fretta, e di avere un grande obiettivo: «Superare i propri limiti». Certamente un obiettivo complesso, molto difficile.
«Sì, è vero. Superare i propri limiti richiede sacrificio, costanza e una mentalità resiliente. Ma, credo fermamente che ogni sfida sia un’opportunità di crescita. Ecco perché sono pronto ad affrontare ogni ostacolo per raggiungere i miei obiettivi».

Se è vero che la bellezza è armonia, sarà certamente difficile mantenere sempre un equilibrio tra estetica e muscolarità!
«È una sfida, ma credo che l’equilibrio sia la chiave giusta. Lavoro costantemente per sviluppare un corpo armonioso, combinando estetica e forza, senza compromettere la salute o il benessere. In questo, come dicevo prima, l’alimentazione riveste un ruolo centrale nel successo di un bodybuilder. Ora sto frequentando l’alberghiero qui a Soverato e lì con l’aiuto dei miei prof sto scoprendo l’importanza del mondo della ristorazione, dell’accoglienza e dei servizi ristorativi e bar. La scuola in Calabria è un luogo di frontiera dove puoi scalare le vette del sapere, e comunque passi la parte più importante della tua giovinezza. Quindi la formazione è fondamentale, ma appunto qualcuno si può anche perdere».

Quante ore al giorno ti alleni?
«Mi alleno quotidianamente per circa 1 ora e 10 minuti, concentrandomi esclusivamente su due gruppi muscolari per sessione. Questo approccio mi permette di dedicare massima intensità e concentrazione ai vari distretti muscolari ottimizzando i risultati».

Poi cosa succede?
«Tra una serie e l’altra, il mio tempo di recupero è di circa 1 minuto e 15 secondi, mantenendo alta l’intensità dell’allenamento e stimolando efficacemente la crescita muscolare. Questa metodologia si allinea con le pratiche comuni nel bodybuilding, dove il recupero tra le serie varia in base all’obiettivo dell’allenamento».

E non è tutto.
«Sì, per l’ipertrofia muscolare, è consigliabile un recupero incompleto, con pause tra 60 e 120 secondi, per mantenere alta l’intensità e stimolare la crescita muscolare. Non sembra, ma nel bodybuilding c’è molta scienza. Bisogna conoscere e spingere nel momento giusto evitando la fase catabolica di stress, rimanendo nella parte anabolica che appunto si deve completare nei 70 minuti di lavoro».

Parteciperai a competizioni e gare nazionali?
«Sì, ho in programma di partecipare a competizioni nazionali per mettermi alla prova e confrontarmi con altri atleti nella categoria junior. Ogni gara è sicuramente un’opportunità per crescere e migliorare ulteriormente».

Come lo vedi il tuo futuro?
«Vedo il mio futuro come un continuo percorso di crescita e conoscenza nel bodybuilding. Spero di diventare un punto di riferimento per i giovani appassionati e di ispirare gli altri a perseguire con la stessa mia passione, determinazione e impegno».

Daniel è un ragazzo in gamba, profondo, intelligente, determinato e soprattutto sano. Ecco perché è importante conoscere prima di giudicare.
«Grazie intanto per avermi dato questa attenzione, non è scontato che gli adulti al giorno d’oggi ti diano “spazi”. Non so se negli anni 80-90 era anche così, ma oggi sembriamo tutti ossessionati da una sindrome di egoismo. Grazie infinite a LaC News24 per lo spazio e l’attenzione che oggi date a me e che quotidianamente date a tutti, ai giovani in particolare. E lo ripeto: in Calabria lo sport e la cultura rappresentano una vera ancora di salvezza per i giovani».