La sua è la storia di chi è tornato nella propria terra di origine e ha deciso, letteralmente, di metterla a frutto. Quella terra da cui suo padre si era allontanato quando aveva solo tredici anni, ma il cui richiamo è sempre stato molto forte. Tanto da indurre Giovanni Celeste Benvenuto – nato e cresciuto in Abruzzo - non solo a stabilirsi qui, ma anche a coltivarvi il suo sogno e a fondare un’azienda che oggi vanta un successo a livello internazionale. «È stato facile innamorarsi della Calabria, di questo posto», confessa negli studi di LaC dove è stato protagonista della prima puntata del nuovo format Storie che insegnano.

 

L’azienda vinicola Cantine Benvenuto ha sede a Francavilla Angitola, nel Vibonese. I terreni su cui sorgono i vigneti sono un paradiso, assicura Giovanni Benvenuto: «È una terra rossa granitica, ha alle spalle le montagne degli Appennini calabresi e davanti la meravigliosa Costa degli Dei». I racconti del padre, le vacanze e le feste passate qui, i sapori e gli odori («che avevo sempre nel cuore») lo convincono quando è ancora un ragazzo che è questo il posto giusto per il suo progetto. È il 2002 quando lascia casa e torna in Calabria, per studiare all’università e intanto iniziare a sperimentare. Il suo obiettivo: recuperare la coltivazione dello zibibbo. E con questo, «ridare vita a una tradizione e lustro a un territorio che in passato lo aveva in questo ambito: ci sono scritti del ‘500 che parlano dello zibibbo prodotto proprio qui», dice Giovanni Benvenuto sollecitato dalle domande dei conduttori Mirella Melia e Afro Rao.  

 

La coltivazione dello zibibbo, racconta, si stava ormai perdendo, relegata solo ai contadini locali. Eppure la sua storia è antichissima, «secolare – spiega l’imprenditore a LaC -. Questa cultivar è arrivata qui al tempo degli scambi commerciali con i fenici». A farla rinascere ci ha pensato Giovanni. Nel 2014, dopo undici anni di esperimenti e duro lavoro, nasce ufficialmente Cantine Benvenuto. Dall'Abruzzo, nel Vibonese torna pure il padre di Giovanni, ma non solo. Anche la mamma e il fratello, la famiglia così si riunisce e manda avanti insieme l’azienda. Le soddisfazioni pian piano arriva e oggi alla fatidica domanda “ne è valsa la pena?”, il sì di Giovanni Benvenuto è convinto. Anche perché, spiega, la sua azienda ha dato l’input perché altri si mettessero a coltivare lo zibibbo e ora in vista c’è un’importante novità: «Presto otterremo la Dop (Denominazione di Origine Protetta, ndr)».

 

Le Cantine Benvenuto intanto hanno ricevuto diversi e prestigiosi riconoscimenti. Per citarne qualcuno: i Tre bicchieri di Gambero Rosso, l’incoronazione da parte della rivista britannica specializzata Decanter tra i venti migliori bianchi d’Italia, un primo posto al Salone Radici del Sud. E poi quel riconoscimento da parte del New York Times, il più inaspettato: «Era il 21 maggio 2020 e avevo ancora l’etichettatrice a mano, di quelle che devi passarla bottiglia per bottiglia…», inizia così il suo racconto davanti alle telecamere di LaC, come fosse l’incipit di una favola.

E quella di Giovanni Benvenuto è davvero una favola, fatta di di ritorno alle radici, di amore per la terra e i suoi frutti, di passione e di duro lavoro. Ed è solo la prima delle storie che il nuovo format di LaC Tv ha raccontato. È possibile rivedere la puntata su LaC Play. Prossimo appuntamento con Storie che insegnano martedì prossimo alle 21:30.