La nota guida Osterie d’Italia ha decretato le “chiocciole”, divise per regione, con tante novità dalla guida Slow Food Italia. La Calabria vede la conferma di attività ristorative lungimiranti e l’ingresso di due nuove Chioccole. Le attività presenti nella guida vengono premiate in base a diversi parametri: dal rispetto degli ingredienti a KM 0 e del territorio, rispetto per l’ambiente, contesto territoriale, cibo e bevande.

Scopriamo l’elenco dei locali premiati in Calabria da Osterie d’Italia 2023


Locanda Pecora Nera – Albi (Cz)

Situato nello splendido Villaggio Buturo nella Sila Piccola, un’oasi di pace e bellezza. A completare questa cornice naturalistica c’è La Locanda Pecora Nera che con le sue delizie culinarie di Raffaella e Stefano, regalano sempre emozioni e ricordi della tradizione calabrese. Struttura piccolina e accogliente con circa 30 posti a sedere, del resto parliamo davvero di una locanda. Già leggendo i piatti del menù riuscite a percepire la filosofia della Locanda Pecora Nera, e si beve anche bene!

I piatti imperdibili sono ovviamente quelli più poveri”dove regna la semplicità, come i fiori di zucca impanati con taralli al finocchio e crema di pecorino, il primo piatto entrato nel cuore dei commensali sono i ravioli ripieni di ricotta con tartufo della Sila e salsa di noci. Secondo piatto d’eccezione sono le guance di manzo con purea di patata della Sila Igp e per terminare il nostro percorso culinario è prendere il dolce semifreddo alle castagne con mostro cotto (naturalmente un prodotti di stagione). Immaginatevi il profumo che si crea all’interno della locanda mentre vengono serviti questi piatti.


Agriturismo Le Muraglie – Conflenti (CZ) – Nuova Chiocciola

Un grande agriturismo tra natura, animali e prodotti a Km 0, in quel di Conflenti, nel Catanzarese. L’Agriturismo Le Muraglie è un must degli amanti della buona cucina, tipica e tradizionale, dove tutto è “gigante” e tutto viene prodotto in maniera artigianale, compreso il vino.

Vengono servite dei gran taglieri di antipasti con salumi, dal capocollo, prosciutto, pancetta tesa, ai formaggi come la ricotta fresca, gli stagionati, bruschette di tutti i tipi e ovviamente le verdure sott’olio. Immancabile le grigliate a centro tavola dove maiale e podolica regnano sovranoi, con contorno di patate fritte artigianali, sempre patata della Sila.


U Ricriju – Siderno (RC) – Nuova Chiocciola

In provincia di Reggio Calabria, sulla costa jonica calabrese, dovete assolutamente andare alla Trattoria “U Ricriju” a Siderno. Un locale molto legato al suo territorio, una esperienza che andrà oltre al cibo, qui si parla di cultura e tradizione come non mai. Cibi poveri, erbe spontanee, un menù fisso che parla di ortaggi, legumi, prodotti selvatici del proprio orto.

Salumi come la nduja delicata, i formaggi misto vaccino e ovino, fatto stagionare sotto terra, il capicollo di filetto di suino nero fanno parte dell’antipasto, come le “zippule” fritte, le frittelle di stagione, polpette di melanzane, zucchine ripiene. Vi verranno serviti anche i Ceci Neri, una rarità in Calabria.

Piatti da provare sicuramente sono la Cucuzzata ca trimma, zucchine dove viene girato un uovo a caldo e aggiunta di formaggio. Non proprio per chi è a dieta, ma ovviamente non sarebbe Trattoria.


Il Tipico Calabrese – Cardeto (RC)

Cardeto è un piccolo borgo sulle sponde del fiume Sant’Agata, sulle montagne in provincia di Reggio Calabria nella zona grecanica, dove ancora si parla l’antico linguaggio grecanico. Il Tipico Calabrese è più di una semplice osteria, la filosofia di famiglia dal 2004 è quella di valorizzare il patrimonio culturale, artigianale ed enogastronomico dei Greci dell’Aspromonte.

Si parla di storia antica, di tradizione quasi perdute. L’interno dell’osteria è tutto un programma, un ambiente caldo e accogliente con pezzi di antiquariato legati alla vita nei campi. Valorizzare e preservare la civiltà contadina di Cardeto. Prodotti a Km 0 prelevati dall’orto, trasformati e portati a tavola. Non mancano i salumi artigianali, i fritti misti, verdure sott’olio, formaggi e piatti tipici della tradizione.


La Taverna dei Briganti – Cotronei (Kr)

La taverna dei Briganti da anni mira ad educare al gusto dei sapori semplici, creare un contatto con la vita rurale, diffondere la cultura contadina, dal lavoro ai prodotti della propria terra. Parlare di Calabria tramite le tradizioni del territorio. Ampi spazi esterni dove creare e ospitare eventi, spettacolare l’interno del ristorante con ampia sala e camino.

La cucina si basa su materie prime di loro produzione, con menù in base alla stagionalità dei prodotti offerti. I piatti consigliati sono il tipico antipasto calabrese, con prosciutto, soppressata, guanciale, gelatina di maiale, polpette, bruschette con frisuli. Non possono mancare i maccheroni con ragù di capra e per terminare una fettona di caciocavallo arrostita con guanciale croccante o porcini. Stupenda l’iniziativa della fattoria didattica per bambini, con possibilità di maneggio con cavalli e andare alla scoperta del territorio.


Il Ritrovo dei Picari – Grotteria (RC)

Sul versante Jonico reggino calabrese, il Ritrovo dei Picari è il regno della cucina tipica calabrese di montagna, a Grotteria un piccolo presepe calabrese. Un luogo e locale fuori dal tempo, dove il rispetto dell’ambiente, della stagionalità dei prodotti si rispecchia in cucina.

Locale accogliente, semplice immerso nella natura. Riconosciuto per i piatti a base di funghi, di diversa specie, per la qualità della carne offerta e per i prodotti a Km 0 realizzati in azienda. Dovete assolutamente provare le tagliatelle ai funghi porcini, cremosissima e tagliatella tirata a mano. Ottima la scelta dei vini, magari chiedete di visitare l’antica cantina dai muri di pietra, qui la storia si respira a pieni polmoni.


La Collinetta – Gioiosa Ionica (RC)

La Collinetta di Giuseppe Trimboli ha una identità ben precisa, rivisitare le ricette della cucina tradizionale calabrese, usando prodotti a Km 0 nel rispetto della stagionalità, grazie anche all’aiuto della famiglia, con le mani di mamma Rosa. Creare piatti innovativi nel rispetto delle tradizioni, una cosa non facile ma che negli anni ha convinto il territorio e la stampa nazionale. Una esperienza gastronomica da provare sicuramente.

Inziando dall’antipasto con assaggi del pecorino del monte Poro, la Nduja, la Cipolla Rossa di Tropea Igp, soppressata, formaggi stagionati, verdure sott’olio, polpette di melanzane e zuppette di legumi. Primo piatto della casa sicuramente i cavatelli con acciughe e broccoletti, una creazione dello chef, dove non manca il peperoncino calabrese piccante. Infine un assaggio di baccalà gratinato al forno, accompagnato da peperoni, olive e basilico. Un mix perfetto di cucina che va dalle montagne al mare, unico.


Calabrialcubo – Nocera Terinese (Cz)

Calabrialcubo non è una semplice osteria, qui parliamo di una grande azienda agricola, con annessa ospitalità e produzione di diversi prodotti, come anche la birra “A Magara”. In quel di Nocera Terinese, il progetto dell’azienda agricola Fangiano unisce agricoltura di qualità con alta cucina. L’olio extravergine biologico, essenze aromatiche, ortaggi, agrumi fino all’allevamento di bovini, sono un piccolo esempio di quello che troverete qui.

Alta cucina agricola è il loro credo, valorizzando i prodotti della propria terra con la cucina moderna, esaltando il massimo dalla cucina tradizionale locale. Un mix di storia e modernità. Location elegante adatta anche a banchetti ed eventi, inoltre dispone di camere per il pernotto.

Piatti sicuramente da provare sono l’uovo con zucchine e nduja, tagliatelle con ragù bianco di manzo con menta e pecorino, oppure paccheri con baccalà, melanzane e pomodorini. Secondi piatti come il carrè di maiale con chutney di kiwi è una provocazione che mi piace, sapori che si incontrano tra constrasto e dolce. Il semifreddo con pistacchio e arancia completa la vostra esperienza gastronomica sensoriale.


La Tana del Ghiro – San Sosti (Cs)

L’osteria nasce all’interno del Parco Nazionale del Pollino a 600 metri sul mare, vicinissimo al santuario della Madonna del Pettoruto. Una delizia per la vista, immerso nella natura e nella tranquillità del territorio circostante.

Materia prima di propria produzione unita alla cucina mediterranea, infatti è facile trovare piatti tipici a base di maiale, oppure il baccalà in umido. Prodotti locali, cucina della tradizione e pietanze generose con un occhio alla modernità, ottima anche la cantina con vino autoctono. I piatti da provare necessariamente sono gli antipasti misti calabresi, si passa dai salumi di suino nero ai formaggi freschi e stagionati, con l’aggiunta di fritti come frittelle, polpette miste, bruschette di diversi gusti.

I bucatini ai porcini è il primo piatto che strizza l’occhio alla cucina romana, diciamo una provocazione alla classica tagliatella usata per i funghi porcini, ma con una materia prima di grande qualità, il bucatino si sposa benissimo. I fiori di zucca mantecati con formaggio vaccino roggianese sono un tripudio di sapori che vanno dal forte al delicato, piatto spettacolare. Concludiamo con il dolce ovviamente, un bocconotto al bergamotto.


Il Vecchio Castagno – Serrastretta (Cz)

Una piccola osteria a conduzione familiare, Il Vecchio Castagno presenta un grande parco verde dove poter osservare il borgo di Serrastretta e le vallate dei castagneti. Una struttura che parla di accoglienza, di calore, di passione e tradizione delle materie prime e della cucina tipica. Lo chef Maruca Delfino offre dei percorsi enogastronomici calabresi davvero unici, che vi porterà alla scoperta dei sapori antichi.

Da anni sposano l’impegno nel recupero e valorizzazione  dei prodotti locali, nella difesa della biodiversità. Anche la cucina, quindi, esprime lo stesso concetto. Antipasti con caciocavallo podolico, salumi di propria produzione, verdure grigliate e sott’olio è solo l’inizio del percorso.

Ottimi gli gnocchi di borragine, i tonnarelli con farina di castagne e le zucchine ripiene di riso sono da leccarsi il baffo, senza dimenticare le fileja con ragù di salsiccia.