Chef e pasticceri coinvolti in laboratori di cucina promossi dall'istituto Ipsseoa di Soverato. Gli amministratori del piccolo centro del Catanzarese: «Raccontiamo un intero territorio che rivendica con orgoglio la sua identità rurale»
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Nasce in Calabria la via del miele. Il progetto, che affonda le sue radici ad Amaroni, punta a valorizzare e promuovere un prodotto identitario d’eccellenza coinvolgendo in particolar modo chef, pasticceri e relative attività commerciali.
All’origine, l’affascinante mondo delle api e una tradizione secolare che nel borgo catanzarese si tramanda di generazione in generazione. L’iter era stato avviato nel 2011 con la creazione di un marchio collettivo “Amaroni Mieli”, accompagnato dal payoff “I buoni di Calabria”, concesso gratuitamente in uso alle aziende di produzione e commercializzazione.
La valorizzazione del miele calabrese
Entrando nel dettaglio, il sindaco Luigi Ruggiero in occasione dell’avvio dei lavori all’Ipsseoa di Soverato ha voluto specificare: «Le città del miele sono una rete di territori che danno origine e identità ai mieli italiani. Con la creazione del marchio abbiamo voluto dare un senso concreto al nostro essere parte di questa associazione, la cui adesione risale al 2005; una certificazione d’origine che collega il prodotto alla nostra comunità, a un’area ben identificata. L’iniziativa di oggi si inserisce nel percorso promozionale che abbiamo avviato con il progetto strategico per la valorizzazione dei Borghi della Calabria, ammesso a finanziamento per circa 1 milione e 200mila euro».
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I laboratori di cucina
L’istituto di Soverato è partner del progetto, unitamente all’Associazione provinciale cuochi Catanzaro. Sono stati proposti laboratori di cucina e pasticceria curati rispettivamente dallo chef pugliese Daniele Caldarulo, già team manager della Nazionale italiana cuochi, e dal maestro pasticcere Paolo Caridi, calabrese, coordinatore nazionale del Distretto identitario alimentare di Accademia delle imprese europea.
La via del miele
Ben 19 gli chef, 15 i pasticceri hanno partecipato ai laboratori con l’obiettivo di entrare nel circuito della Via del Miele, innovando la loro offerta con una proposta gastronomica che coniuga il sapore dell’identità all’innovazione, portando a tavola la biodiversità. Il vicesindaco di Amaroni, Teresa Lagrotteria ha voluto sottolineare: «La Via del Miele è un nuovo progetto che attraverso il prodotto d’eccellenza si propone di promuovere e raccontare un intero territorio che rivendica con orgoglio la sua identità rurale. La genesi del brand Amaroni Mieli si ritrova nella comprensione dell’importanza socio economica del comparto apicoltura e delle tipicità, in senso lato, del prodotto, poiché associato ad un’area ben definita, alla qualità, alla memoria storica. Sulla scia dell’esperienza di Vinitaly 2012 vogliamo elevare il miele al rango di ingrediente di un intero menù, dall’antipasto al dolce, “sdoganandolo” dalla tradizionale collocazione a dolcificante. Negli anni abbiamo avuto modo di apprezzare gli importanti risultati della strategia del prodotto Amaroni Mieli, evoluto in city branding, con un marchio capace di comunicare il valore del nostro territorio, della nostra Comunità nei suoi aspetti tangibili - prodotto, tecniche - e intangibili - cultura, tradizioni e identità, ricca di elementi distintivi».
Ristoranti e pasticcerie selezionate alla Via del miele
A conclusione della giornata la consegna delle targhe che, unitamente alla vetrofania, “certificano” l’appartenenza dei ristoranti e delle pasticcerie selezionate alla Via del Miele, con l’impegno da parte degli entusiasti partecipanti ai laboratori a generare una nuova comunità del cibo insieme agli apicoltori con una proposta gastronomica alternativa che vede protagonisti i mieli di Amaroni.