Un formato di pasta tra i più antichi della Calabria, legata alla sua ricetta originale, che parla di territorio, di semplicità e cucina umile, questa è la stroncatura

Una pasta scura di grano duro e farina integrale, prodotti di scarto una volta, simile a delle fettuccine tanto per capirci, però grosse e molto ruvida

La stroncatura, nel tempo, era destinata a scomparire, la sua tradizione si stava perdendo, ma per fortuna gli chef che valorizzano il territorio e grazie all’uso dei social, gli hanno dato la giusta importanza arrivando a ricevere consensi in tutto il mondo.

Tra questi c’è Franco D’Agostino, chef di Al Rifugio del Gusto a Palmi (RC), con alle spalle diversi anni di esperienza all’estero tra cui al ristorante Millennium Airport Hotel di Dubai, ristorante Hotel Stella del Lago in Svizzera e Ristorante Vi Vadi a Monaco di Baviera. 

Un bagaglio di esperienza senza mai dimenticare la cultura, le tradizioni calabresi e la sua terra

Cosi succede che un giorno chef Franco cucina la stroncatura in Germania, primo piatto totalmente sconosciuto ma apprezzato subito dai tedeschi. Stesso discorso quando lavorò in Svizzera, dove addirittura la stroncatura divenne tra i piatti più richiesti anche dagli italiani oltre frontiera, ma la soddisfazione più grande arrivò da alcuni sceicchi, durante un evento molto importante in Arabia Saudita, dove lo chef cucinò per loro ed il primo piatto calabrese conquistò tutti i commensali. 

Anche in Canada si parla della stroncatura di Franco D’Agostino, pubblicata sul noto blog e giornale “Italo Blog”. 

La ricetta

Ma come si prepara questa famosa stroncatura dello chef? «Materia prima del territorio di grande qualità, oggi cucinerò la ricetta classica e una rivisitata con lo stocco». 

Fondo con olio extravergine d’oliva, basilico, frutto del cappero, origano, pomodori secchi, prezzemolo tritato, olio frullato, cipolla rossa di Tropea IGP tagliata fine e peperoncino rosso, tutti insieme messi in padella a cucinare lentamente. 

Mentre la stroncatura cuoce in acqua bollente, ci vorranno circa 14 minuti di cottura, possiamo realizzare il condimento per la stroncatura con lo stocco. 

Lo chef utilizza il filetto di stocco, non la pinna come molti ristoranti, quindi in padella con pomodoro ciliegino, che rilascerà la salsetta e poi tutti gli ingredienti già visti prima. 

Lo chef serve la stroncatura all’interno di un cestino di pane, cosi con il sugo si può fare la scarpetta! 

Nella stroncatura classica ha aggiunto, alla fine, il pane croccante e le acciughe della tonnara di Palmi, mentre allo stocco, oltre il pane ed il prezzemolo, naturalmente non si aggiungono le acciughe. 

All’assaggio rimanete molto combattuti perché la tradizione prevede la stroncatura con le acciughe, ma quella creata con lo stocco dallo chef Franco è davvero eccezionale. 

Per togliervi i dubbi vi consiglio di andarle ad assaggiare entrambe Al Rifugio del Gusto a Palmi e poi mi direte se ha conquistato anche voi, oltre che il mondo intero.