Stalettì: un borgo di 2500 abitanti, posizionato sul golfo di Squillace, con un panorama che va da Crotone fino a StiloUna piccola fuga dal caldo del mare per godersi una passeggiata in questo borgo accogliente, silenzioso, pieno di chiese, di storia e della cremolata più buona della Calabria, una sorta di granita ma che i titolari del Bar Jolli, in piazza, non chiamano così. 

Arrivato a Stalettì mi sono concesso un giro nel borgo, essendo quasi ora di pranzo, nei vicoli si sentiva quel profumo di sugo, le porte di alcune case aperte perché “qui nessuno tocca niente, siamo tutti rispettosi” dice una signora. 

Noto subito la grande quantità di reperti storici romani a cielo aperto, le chiese piccole e ben tenute, la torre del campanile al centro della piazza che serviva come vedetta.

In piazza noto proprio il Bar Jolli, un locale semplice, senza troppe pretese, ma che è diventato il punto di raccolta del paese, perché qui si viene a fare colazione. 

Giuseppe Ciccarelli, il nome del titolare del bar e maestro della cremolata da ben 42 anni, servita rigorosamente con la brioche calda con il tuppo. Una persona di poche parole, ma che ama il suo lavoro.  Noi siamo andati a trovarlo di domenica mattina e lui mi risponde “sto preparando le cremolate per il pomeriggio perché arrivano sempre tante persone, da Tropea fino a Castrovillari”. Un eroe moderno il signor Giuseppe che si ritiene un artigiano a tutti gli effetti. 

Il segreto per un prodotto buono sta nella materia prima, le mie cremolate sono fatte con frutta vera, nessun prodotto sintetico. La mattina all’alba, raccolgo la frutta del mio terreno e poi vengo in laboratorio”.

Ci sediamo ad un tavolino della terrazza esterna del bar, curato nei minimi dettagli, fiori e piante adornano il tutto, un paesaggio mozzafiato sulla costa come sfondo. La magia prende forma. 

Il signor Giuseppe ci prepara due cremolate diverse tra loro, la prima interamente alla frutta con anguria, fichi e merendelle, mentre la seconda con cioccolato e pistacchio. 

La prassi è sempre la stessa: staccare il tuppo della brioche, prendere i diversi gusti della cremolata, spalmare e mangiare. 

Sapore unico, perfetto, delicato e buono davvero. Le merendelle mi hanno riportato indietro nel tempo, nella campagna dei nonni crescevano, poi l’anguria fa subito estate ed infine, il gusto fichi ti porta subito in Calabria.

La curiosità è che la cremolata viene prodotta solo nel periodo estivo, da maggio a settembre, poiché nei periodi invernali, la voglia di qualcosa di fresco viene a svanire. 

Ho provato un prodotto davvero superlativo, dei professionisti artigiani umili, dei gran lavoratori, che rendono Stalettì un borgo da eccellenza calabrese.