Settecento, bianco Igp Calabria ottenuto da uve Pecorello e Malvasia, prodotto da Marchisa vini, ha vinto la medaglia d‘argento al concorso Migliori vini d’Italia Vinoway selection 2024, con un punteggio di 90/100. Nel corso dell’evento di premiazione, tenutosi il 21 ottobre scorso al Castello Monaci Resort di Salice Salentino (Le), ha preso vita un’autentica celebrazione dedicata ai vini italiani d’eccellenza e alle figure più influenti del settore vinicolo italiano. 

Mondo del vino a confronto

Diversi, nel programma della kermesse, i momenti dedicati alla divulgazione e al confronto tra esperti del settore che hanno condiviso esperienze, conoscenze e prospettive sullo sviluppo dell’industria vinicola in Italia e nel mondo. Al culmine della giornata, la premiazione dei Migliori vini d’Italia selezionati dalla commissione di degustazione di Vinoway Italia guidata da Davide Gangi, Ceo e Founder di Vinoway Italia Srl. Ai produttori è stato quindi rilasciato un attestato con il nome del Miglior vino dell’azienda ed il relativo punteggio.

Medaglia d’argento per Settecento

Tra questi, la medaglia d’argento è andata proprio al Settecento prodotto dall’azienda vinicola vibonese Marchisa vini, guidata da Renato Marvasi, giovane grafico romano trasferitosi sulle colline di Tropea per dedicarsi alle vigne di famiglia, ma non solo. La sua azienda infatti oggi produce anche olio extravergine di oliva e pasta integrale, ortaggi e frutta. Il suo vino migliore, dunque, secondo la commissione Vinoway selection, è il bianco ottenuto da Pecorello e Malvasia: un calice che si presenta giallo paglierino, fresco, floreale, con sentori di frutta a pasta gialla, elegante, leggermente aromatico con un’accattivante acidità e buona mineralità. 

Il vino eroico del Monte Poro

Caratteristiche che gli vengono conferite anche dalla particolarità della collocazione delle viti, che si trovano sull’altopiano del Monte Poro, ad un’altezza di oltre 700 metri sul livello del mare. Sito che vale al vigneto l’appellativo di “eroico”, vista la quota altimetrica e le particolari condizioni climatiche, contraddistinte da inverni rigidi e presenza di nebbie. 

Progetto artistico e imprenditoriale

Per Renato Marvasi una sfida vinta, dunque, in un percorso personale e aziendale votati all’innovazione e alla creatività. Forte del suo bagaglio artistico, da grafico, il giovane vignaiolo ha portato in mezzo ai filari anche un nuovo concetto di cura del paesaggio, dove, alla bellezza naturale di vigne e terreni perfettamente curati, si unisce quella dell’arte che rende la sua «un’azienda allegra e colorata che valorizza il territorio, passando tra vino, arte e storia». Ne è nato un progetto espositivo che prende forma in etichette ricercate (come quelle che riproducono le tavole del Codice Romano Carratelli o quella firmata dal compianto Nik Spatari), gli acquerelli delle mappe aziendali realizzati dal pittore Francesco Caracciolo di Tropea oltre al grande murales dipinto all'esterno della cantina dall’illustratore Patrizio Anastasi. Opera valsa l’Oscar Green Coldiretti 2019 per la creatività. Un connubio tra arte e vino, tra vino e arte, divenuto motto aziendale e percorso creativo tra imprenditoria ed identità.