Il sito sorge a Palmi nella zona che anticamente ospitava la città di Tauriana e contiene testimonianze archeologiche preziose
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Un luogo ricco di storia, un museo a cielo aperto capace di raccontare l’anima antica della Calabria. Tra i luoghi culturali più suggestivi della nostra regione, il Parco archeologico dei Tauriani “Antonio De Salvo”. Il sito è collocato nel comprensorio di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, nella zona che anticamente ospitava la città di Tauriana su un pianoro costiero che domina la Costa viola. È stato intitolato al medico Antonio De Salvo, palmese, tra i primi a scoprire e rendere note le testimonianze archeologiche della antica città brettia e poi romana chiamata Tauriana. Il sito venne ufficialmente aperto nel 2011 tuttavia le indagini sull’area sono risalenti al XIX secolo. La spinta decisiva venne data dalle mappature del medico De Salvo, risalenti a fine Ottocento.
La campagna scavo, a cura della Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria, venne portata avanti nel 1995. Un’attività di studio di grande rilievo alla quale collaborarono finanche università italiane e straniere. Scavo dopo scavo, nel parco dei Tauriani vennero riportate alla luce capanne di 4mila anni fa, impianti urbani della antica città, la casa del mosaico, il santuario urbano detto “la casa di donna Canfora”, una strada romana, un edificio dove venivano realizzati spettacoli e una maestosa torre cinquecentesca.
L’evento al parco archeologico dei tauriani
Il Parco offre non solo visite ma anche originali iniziative culturali. In particolare, il Movimento culturale “San Fantino odv” ha annunciato per il 9 luglio l’iniziativa “L’antica città dei tauriani, Tauriana in convivio”. L’evento chiude il calendario del festival di carattere internazionale Cerealia, rassegna imperniata sulla realizzazione di eventi ecosostenibili e a basso impatto ambientale. Il programma prevede la visita guidata al Parco archeologico dei Tauriani e alla Cripta paleocristiana di San Fantino il Cavallaro. Il sito è considerato il luogo di sepoltura di San Fantino, il più antico Santo storico della Calabria. In programma anche ingresso alla Torre di Pietrenere con vista panoramica sulle Isole Eolie e sullo Stretto di Messina, show cooking archeologico in abiti romani, antichi giochi romani per ragazzi, degustazioni con vino locale e struncatura (pasta a base di farine "povere").