Un altro weekend di grande danza d’autore in scena in Calabria con gli spettacoli dell’VIII edizione di Ramificazioni Festival. Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre in scena quattro diversi spettacoli, tra i palcoscenici dell’Auditorium Comunale di Polistena (RC) e del Teatro Comunale di Soverato (CZ).

Venerdì 6 dicembre al Teatro Comunale di Soverato, dalle ore 21:00, in scena la Compagnia Zappalà Danza di Roberto Zappalà, uno tra i più importanti coreografi italiani, con “Melting Pot”. Un lavoro che, come suggerisce il titolo, riunisce in una composizione originale frammenti di diverse creazioni realizzate nel corso del tempo da Roberto Zappalà. In particolare sono incluse sequenze da “Mediterraneo l.a.s.d.f” (2001), “24 préludes” (2007), “Instrument 1 «scoprire l’invisibile»” (2007), “Invenzioni a tre voci” (2014), “74bpm” tratto da “I am beautiful” (2016) – tutte produzioni per la sua compagnia – “I’m a good cook. Spaghetti anybody?”, creazione realizzata nel 2004 per la compagnia svedese Norrdans, e “sud-virus”, commissionato dal Goteborg Ballet nel 2011. All’interno di questo intreccio di coreografie che hanno segnato il suo percorso creativo, il coreografo ha realizzato una parte inedita, appositamente concepita per questa creazione. L’idea principale è quella di emancipare il lavoro, mettendolo costantemente in discussione attraverso nuovi interventi coreografici pensati per i danzatori del momento. Un melting pot per l’appunto, sempre work in progress.

Sabato 7 dicembre ci si sposta all’Auditorium Comunale di Polistena (RC). In scena, dalle ore 19:00, un doppio spettacolo che vede protagonista la DanceHauspiù, Centro Nazionale di Produzione della Danza con sede a Milano. Su coreografie di Matteo Bittante e Paola Lattanzi vanno in scena: “Scighera”, spettacolo che richiama sin dal titolo la fitta nebbia che durante i mesi invernali nasconde e cela il paesaggio della Val Padana, una nebbia che si impossessa della città confondendone le distanze, mischiando il reale con il desiderio, uno spettacolo che ha le sembianze di un organismo vivente, in cui coesistono diverse performance che si lasciano svelare, scoprire e decomporre dal velo materiale e immaginario della nebbia; “My duty, my brother”, ispirato a “Il grande quaderno” di Ágota Kristóf, in cui, sullo sfondo orrorifico della Seconda guerra mondiale, due fratelli, abbandonati dalla madre, temprano il loro corpo e la loro psiche a resistere alle prove più dure, ricreando all’interno del loro quaderno una propria biografia per non sgretolarsi, per allontanare il dolore, per costruirsi una identità.

Ultimo appuntamento della settimana domenica 8 dicembre, sempre all’Auditorium Comunale di Polistena (RC), dalle 17:30. In scena una co-produzione delle compagnie Uscite di Emergenza e Atacama, su coreografie di Davide Romeo, “Up The Box”. Un quadro interiore proiettato in uno spazio senza tempo, nel quale il danzatore traccia la sua strada, in una dimensione che lascia intendere un’unica via di risoluzione. Il tema del limite lascia il posto ad una moltitudine di accezioni e significati. La presa di coscienza del danzatore diventa il punto di partenza per un viaggio di scoperta di un universo oltre la linea. Due volontà separate, parti integranti di un unico gioco, in un unico spazio dove restare sembra folle e andare oltre un azzardo troppo forte. Evocativo e suggestivo, a tratti rituale, “Up The Box” determina una dualità forte: l’implosione e il tentativo di risoluzione e cambiamento.