Dal 28 al 30 ottobre debutta il festival dedicato alla storia enoica del Parco nazionale del Pollino. A Campotenese, nell’hub turistico e culturale Catasta, si ritroveranno insieme per la prima volta le cantine del territorio. L’evento inedito rivolto a curiosi, winelover e operatori di settore sarà l’occasione per conoscere i produttori, gustare ben 70 vini, scoprire i vitigni autoctoni e le varie espressioni dei terroir dell’area protetta più grande d’Italia.

 

L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Centro per la valorizzazione dell’agroalimentare meridionale, è la prima tappa del progetto Pollino Enoico, format multi canale ideato dai gestori de la Catasta per divulgare la cultura viticola ed enoica del Parco.

 

Il programma del Festival si articola in una tre giorni intensa che vedrà il clou con il primo walk around testing a tema esclsivamente Pollino. Tra i protagonisti dell’evento ci sarà anche il cuoco cibosofo icona del territorio Federico Valicenti che declinerà i vini del Parco in un affascinante percorso esperienziale del gusto. 

 

Il 27 ottobre, alle 17, anticipa il festival l’incontro di presentazione del progetto Pollino Enoico con il focus sui vini dei Parchi alla presenza dei produttori che dialogheranno con l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra, il Presidente dell’Enoteca Regionale Casa dei Vini di Calabria Gennaro Convertini, il responsabile per la Basilicata di Slow Wine Rocco Catalano, il Direttore del Gal Pollino Francesco Arcidiacono, il Direttore Generale dell’Arsac Bruno Maiolo e il vice-presidente del Consorzio Terre di Cosenza Luigi Nola, e il giornalista Luciano Pignataro, ideatore e direttore della guida 50 Top Pizza e 50 Top Restaurant.

 

Il 28 si entrerà nel vivo dell’iniziativa. Alle15 si terrà il seminario sulle nuove norme per le pratiche enologiche rivolto ai produttori e agli operatori di settore tenuto da Salvatore Schiavone Direttore Ufficio Italia Meridionale ICQRF Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari.

 

Alle 20,30 si terrà la cena con l’autore. Andranno di scena il vino e i prodotti del Pollino interpretati da Federico Valicenti. Sabato 29 ottobre dalle 15 alle 19,30 e domenica 30 il palcoscenico sarà lasciato interamente ai produttori dei vini del Pollino Enoico. Saranno 16 i viticoltori a presiedere i banchi di assaggio per dare vita al primo walk auround tasting del Pollino: Cervinago da Civita, Tenuta Celimarro e Ferrocinto da Castrovillari, Casa Vinicola Franco Gialdino da Morano Calabro, Azienda Vitivinicola Rizzo e Magna Graecia da Frascineto, Vozzi Vini da Chiaromonte, Cantine Graziano da Roccanova, Feudo dei Sanseverino, Cantine Viola, Masseria Falvo, Giuseppe Calabrese, Cantine Gallicchio, Maradei Azienda Agricola, Azienda Agricola Diana da Saracena, Boccafolle da Mottafollone e Stamati da Plataci.

 

Durante il festival i produttori apriranno le porte delle loro aziende. Gli appassionati potranno immergersi tra vigne e cantine e respirare la magia viticola del Pollino.

La sera del sabato si accenderà con la grande festa di fine vendemmia e con la cena a base di piatti e prodotti del territorio, i vini del Pollino Enoico al calice e la musica dal vivo.

Lunedì 31 e martedì 1 novembre per dare la possibilità di approfondire i vini del Pollino Enoico, il punto ristoro della Catasta proporrà per l’aperitivo e il pranzo una lista di vini al bicchiere rappresentativa delle aziende che partecipano al Festival.

 

«I vini di montagna sono un presidio culturale, identitario e non solo agricolo di grande importanza - spiegano gli ideatori del progetto Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella, Sergio Senatore e Manuela Laiacona -. Rappresentano un importante modello di comunità e un fenomeno di resilienza a cui dare sostegno e guardare nell’ottica dello sviluppo economico e socioculturale del territorio. Per tale motivo abbiamo pensato di creare un progetto che possa consentire al grande pubblico e a chi lavora nel settore della ristorazione e dell’accoglienza di conoscere meglio questo tassello produttivo del Pollino. Si tratta di un format di iniziative satellite e tutte mirate alla valorizzazione della cultura enoica del Parco. Prima fra tutte il Festival, pensato come medium coinvolgente con l’obiettivo di favorire legami diretti con i produttori».