La rassegna diretta da Alessandro e Gianvito Casadonte dal 24 al 29 maggio coinvolgerà il pubblico degli studenti degli istituti cittadini
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Un grande contenitore in cui l'arte racconta l'arte con l’obiettivo di indagare la nostra società attraverso il mondo del documentario. Nasce il nuovo progetto “Scolacium Docu Film Fest” diretto da Alessandro e Gianvito Casadonte e rivolto, in questa prima edizione in calendario dal 24 al 29 maggio, agli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado e delle classi terminali degli istituti superiori di Soverato. Una manifestazione promossa con il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione Generale cinema e audiovisivo, del Comune di Soverato, dell’Ufficio scolastico Regionale e della Lilt-Lega italiana per la lotta contro i tumori. I dettagli sono stati presentati in una conferenza stampa tenutasi al palazzo comunale di Soverato.
Il programma
La tematica scelta per la prima edizione ha come protagonisti alcuni celebri interpreti del cantautorato e personaggi che hanno fatto la storia della musica italiana. Si parte venerdì 24 maggio, alle ore 10, con un Viaggio tra i grandi della musica italiana in compagnia di uno dei maggiori esperti di musica internazionale, Giorgio Verdelli. Saranno riproposti alcuni spezzoni dei suoi doc Enzo Jannacci - Vengo anch'io (2023), Ezio Bosso. Le cose che restano (2021), Paolo Conte, via con me (2020), Pino Daniele - Il tempo resterà (2017). Non solo “ritratti d’autore” di personaggi che hanno segnato l’universo musicale italiano degli ultimi anni, ma autentici viaggi attraverso la musica, i concerti e le vite degli artisti più amati.
Si prosegue lunedì 27 e martedì 28 maggio con Leonardo Metalli, inviato speciale Rai e caporedattore in forza nella redazione Cultura del Tg1. Nella prima mattinata sarà proposto ai ragazzi il suo speciale “Voglio vivere così… e felice canto!” dedicato a Luciano Pavarotti, un ritratto inedito del celebre tenore con immagini e video esclusivi “out stage”, alcuni momenti della vita di Big Luciano, raccontati tramite testimonianze dirette dei familiari e degli amici più cari. Il giorno seguente sarà la volta di “Lucio chi sei tu? - Il folletto geniale”, omaggio ad un artista straordinario come Lucio Dalla, tratteggiato in modo inusuale con un "racconto verità", grazie a documenti inediti degli amici e di grandi personaggi dello spettacolo come Carlo Verdone e Renzo Arbore.
Mercoledì 29 maggio la chiusura della rassegna sarà affidata all’attrice e regista Roberta Lena con il suo “DEANDRÉ#DEANDRÉ – Storia di un impiegato”, documentario che ripercorre il concerto di Cristiano, il figlio di Faber, che ha portato sul palco il concept album del padre riarrangiato. Lo stesso Cristiano è uno dei volti, insieme a quelli di Dori Ghezzi e Filippo De André, che raccontano Faber, scavando nella memoria alla ricerca dei ricordi con un uomo divenuto una leggenda della musica italiana. “Scolacium docu film fest” annovera tra i suoi partners Web Genesys, Audi, G. B. Spadafora e Gioielleria Megna.
Gli interventi
«La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano è al centro di una rassegna che propone alcuni lavori di prestigiosi documentaristi che hanno sperimentato nuove modalità di comunicazione per raccontare il nostro presente - ha spiegato Gianvito Casadonte -. Un segmento importante dell’industria cinematografica, che gli studenti potranno scoprire guardando i film sul grande schermo e dialogando dal vivo con autori e registi, per comprendere tecniche e linguaggi utilizzati e condividere messaggi dal profondo valore sociale e culturale».
«Ho sposato sin da subito il progetto ideato da Gianvito Casadonte – ha aggiunto il sindaco di Soverato, Daniele Vacca -. Credo che il nostro Paese abbia bisogno di riscoprire alcune delle peculiarità che ci hanno sempre contraddistinto, sia nell'arte che nella musica. Raccontare, quindi, il patrimonio artistico dell'Italia attraverso dei documentari che utilizzano un linguaggio moderno credo che sia non solo affascinante, ma estremamente importante per far conoscere alle nuove generazioni tutto "il bello" che ci circonda».
La direttrice dell’USR Calabria, Antonella Iunti, ha voluto condividere con gli organizzatori un suo messaggio: «Le premesse con cui questa nuova rassegna muove i suoi primi passi vanno nella direzione auspicata di migliorare e innovare l’offerta formativa, che oggi va costruita non solo nelle classi, ma anche attraverso iniziative sperimentali in grado di creare connessioni tra gli studenti e il mondo che li circonda. In questo senso, il documentario rappresenta uno straordinario strumento didattico che racconta il reale e il vissuto, portando alla luce storie e testimonianze preziose come quelle dei grandi cantautori italiani. La scuola non può che uscire rafforzata da queste esperienze che educano le nuove generazioni a porsi delle domande, a capire meglio la società e, al tempo stesso, accendono la curiosità sulle opportunità oggi offerte dall’audiovisivo».