Dall’ortica, ricca di proprietà nutritive, utilizzata per zuppe, frittate e pasta fatta in casa al finocchietto selvatico, usato per insaporire piatti di carne, pesce e legumi, oltre che nella preparazione di liquori; dalla borragine, i cui fiori, commestibili, vengono utilizzati nei piatti come elemento decorativo, passando dal tarassaco e fino alla portulaca, nota anche con il nome di pirchiacchia e pianta della vita, erba infestante ma ottima in insalata e dalle mille proprietà e che, assieme ai carciofini selvatici, è diventata ormai una delle icone del percorso di recupero della memoria agro-alimentare, delle consapevolezze territoriali e del ritorno manageriale alla terra ed alla salute che distingue il progetto identitario, pedagogico e di sviluppo locali e portato avanti 365 giorni l'anno dalla famiglia Barbieri.

Sono alcune delle erbe spontanee che i partecipanti alla speciale passeggiata sensoriale ed olfattiva negli orti dell’oasi di pace e relax Barbieri, in programma per martedì 11 marzo, potranno imparare a riconoscere grazie alla guida di Maria Sonia Baldoni (Sibilla delle Erbe), da oltre 30 anni impegnata nella promozione di una piccola economia legata al mondo delle erbe spontanee e nella riscoperta dell’antico mestiere del raccoglitore.

Il laboratorio prevede, insieme al percorso di riconoscimento di erbe e alberi del luogo, la spiegazione di quello che era il loro antico utilizzo e quale quello attuale; la preparazione all’equinozio di Primavera in luna crescente, per contemplare le date che ci accompagnano alla memoria del gesto del raccoglitore.