Una prova di resistenza, un rito dalle radici solide e antiche. L’Infiorata di Potenzoni ha festeggiato la sua trentesima edizione con un’ampia partecipazione di visitatori. Una festa della comunità che ha coinvolto centinaia di presenze giunte da diversi angoli della provincia di Vibo Valentie e non solo. Oltre mille le presenze già nel primo pomeriggio. La piccola frazione di Briatico (Vibo Valentia) non ha deluso le aspettative: d’altissimo livello le opere d’arte a tema sacro realizzate con torba, fiori e materiali vegetali. “Gesù maestro”, il fil rouge che ha collegato i rioni Glicine, Agave, Torre e Chiesa. Immagini di Cristo sotto diverse interpretazioni ma anche Madonne, simboli sacri, giochi di colori e forme. 

Quelli che hanno anticipato la giornata del Corpus domini sono stati giorni d’intenso lavoro che hanno coinvolto bambini e anche adulti. La macchina organizzativa, partita settimane addietro, si è composta da più fasi: dalla scelta dei disegni ai fiori da utilizzare, fino alla realizzazione dei contorni e la posa dei fiori. E poi l’allestimento complessivo, la realizzazione degli altarini, l’abbellimento degli spazi.  

L’Infiorata deve le sue origini al rito di lanciare petali di fiori al passaggio del Santissimo durante le processioni nel giorno del Corpus domini. Da qui, anni e anni fa, il paese iniziò a cimentarsi nella creazione di opere con materiale vegetale. Con il tempo, gli infioratori hanno potuto affinare le tecniche per migliorare la qualità dei tappeti florali. Una crescita lenta ma costante che regala al pubblico di fedeli e non, uno spettacolo di rara bellezza. In passato, delegazioni – sotto l’egida dell’associazione “Potenzoni in fiore” presieduta da Franca Artesi - hanno partecipato a manifestazioni nazionali raccontando e rappresentando la propria arte. Momenti di confronto importanti con altre realtà italiane per far conoscere il paese e la sua tradizione ben oltre i confini regionali.